Giornalisti minacciati, Ossigeno per l’Informazione torna a parlare di noi

L’Osservatorio di Ossigeno per l’Informazione che si occupa di giornalisti minacciati torna a scrivere di noi. Di seguito l’articolo pubblicato oggi.

Immagine 1“E’ successo alla redazione di InLiberaUscita per aver riportato in un articolo il testo di un atto. A riservarsi di adire le vie legali una consigliera comunale e suo marito

Il consigliere comunale di Anzio, Valentina Salsedo, e suo marito, Ernesto Parziale, hanno diffidato e invitato i giornalisti della redazione del giornale web InliberaUscita a non citare più i loro nomi in articoli che riportano i testi delle interrogazioni parlamentari presentate al Ministro dell’Interno “aventi ad oggetto la richiesta di una commissione d’accesso presso il Comune di Anzio”.

La diffida è stata inviata dal legale della coppia all’indirizzo email della redazione, il 23 novembre 2016. L’ultimo articolo, nel quale si riporta testualmente una recente interrogazione parlamentare per richiedere la commissione d’accesso, è datato 17 novembre 2016 (leggi). Nel testo dell’atto parlamentare si legge che Salsedo e suo marito sarebbero citati in atti giudiziari sui rapporti tra politica e criminalità organizzata. Nella diffida, l’avvocato scrive che i suoi assistiti sono stati “infondatamente, indebitamente e illegittimamente menzionati” nell’interrogazione. Poi aggiunge: “per tali atti parlamentari il sig. Parziale e la sig.ra Salsedo agiranno nei confronti dei responsabili nelle competenti sedi”.

“Questo è il clima nel quale siamo costretti a lavorare”, ha affermato a Ossigeno una delle redattrici di InLiberaUscita, Roberta Sciamanna, della quale l’Osservatorio si era già occupato nel maggio 2016. (leggi)

Nella diffida l’avvocato lamenta che accostare i nomi dei suoi assistiti agli ambienti criminali, lede il loro onore, il decoro, l’immagine e la reputazione degli stessi. Pertanto preannuncia che i suoi clienti “si riservano di rivolgersi alla competente Autorità giudiziaria per la piena tutela dei loro diritti, facendo comunque salva ogni richiesta di carattere risarcitorio”.

IL COMMENTO DI OSSIGENO – Il segretario generale di Ossigeno per l’Informazione, Giuseppe F. Mennella, ha commentato: “Più che stravagante, appare intimidatorio il fatto che due cittadini della Repubblica Italiana chiedano a un uomo di legge di notificare diffide di questo genere e si riservino di agire “nelle competenti sedi” contro dei parlamentari in carica che, nell’esercizio delle loro funzioni, hanno firmato interrogazioni al governo inserendovi i loro nomi. Il diritto alla difesa (articolo 24 della Costituzione) è anche per noi inviolabile, ma lo è anche la lettera e il significato del primo comma dell’articolo 68 della Costituzione: “I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni”. Tra le “opinioni espresse” spiccano proprio gli atti del sindacato ispettivo, cioè le interpellanze e le interrogazioni al governo. Né può sfuggire a un cittadino che si consideri ingiustamente citato in un atto di sindacato parlamentare, e tanto meno al giurista esperto, che è ormai giurisprudenza costante della Suprema Corte di Cassazione considerare non punibile il giornale e il giornalista che riferiscono di un’interrogazione (a meno che non ne forzino i contenuti e le espressioni). Nel caso di Inliberauscita si tratta addirittura della semplice riproduzione integrale del testo dell’interrogazione presentata da alcuni deputati, senza commenti e chiose”.