Continua il botta e risposta tra i sostenitori e i contrari dell’accordo stilato la scorsa settimana tra l’ UDC, o almeno una parte di esso, e il sindaco Alessio Chiavetta. Questa volta a prendere posizione sono: Il Coordinatore cittadino dell’Api Ernesto Flamini e il Segretario dell’Udc Mario Pitò, che in un comunicato congiunto scrivono:
“Non ci piacciono le inutili polemiche ma ci vuole davvero un bel coraggio a parlare di “fallimento” o a dichiararsi “esterefatti”, come hanno fatto alcuni autorevoli esponenti del PDL nettunese a mezzo stampa, per l’accordo politico e programmatico raggiunto con l’Amministrazione Chiavetta in vista delle elezioni del 2013. L’unico vero fallimento è quello della classe politica,- continuano– di cui chi ora grida allo scandalo faceva parte o ne ha raccolto l’eredità politica, che portò il Comune di Nettuno al commissariamento per “infiltrazioni mafiose” e le casse comunali sull’orlo del fallimento, con circa 100 milioni di euro di debito (verso privati ed aziende pubbliche), a causa di politiche dissennate e prive di ogni progettualità. l sindaco Chiavetta e la sua Amministrazione, sia pur con limiti e qualche ritardo, in tre anni ha sanato l’enorme debito accumulato ed avviato un piano di opere ed interventi importanti. I primi risultati si sono visti con il rifacimento di tantissime strade comunali (non abbiamo dimenticato che erano disseminate di crateri e voragini), a cui sta seguendo l’inizio dei lavori di costruzione del teatro comunale e l’imminente apertura dei cantieri per il rifacimento della balaustra e dell’arredo urbano del lungomare Matteotti, il rifacimento della pavimentazione e dell’arredo del piazzale S. Rocco, di piazza S. Giovanni, di piazza Sacchi, di via del Cavone e di altri interventi in centro e nelle periferie. Stanno inoltre, per essere presentati in Regione per la loro approvazione, i piani di recupero delle numerose aree urbanistiche sorte abusivamente negli anni e l’adeguamento dei piani particolareggiati, che consentiranno una ripresa dell’edilizia abitativa, andando incontro alle esigenze di tanti cittadini ed imprese. Non vanno trascurati altresì, i numerosi interventi attuati per il rilancio e la promozione turistica (spettacoli, eventi, mostre e concerti). Degni di nota infine, tutte le politiche a sostegno delle classi sociali più disagiate, che hanno garantito servizi sociali essenziali, nonostante il quasi totale disimpegno in tal senso delle istituzioni nazionali. A.P.I. ed U.D.C. , per il terzo polo, sottoscrivendo un accordo politico – programmatico con il PD e l’IDV, hanno riconosciuto il lavoro svolto e si sono impegnati a contribuire alla realizzazione di questi ed altri interventi di sviluppo per l’interesse generale della città, confermando la propria impostazione moderata, pragmatica e priva di pregiudizi ideologici. Auspichiamo quindi, che altre forze politiche e sociali, a cominciare dal FLI, condividano questo nostro percorso, per restituire alla nostra città quello splendore e prestigio che ha conosciuto in passato“.