Di Francesca Tammone
A Nettuno la scarsità di parcheggi ha raggiunto situazioni di vera emergenza sia nel centro cittadino che nelle zone periferiche. Così le auto vengono posteggiate un pò dove capita: in divieto di sosta, sui marciapiedi, davanti ai passi carrabili o in doppia fila. I punti più critici, sono quelli dove le strade si restringono, per esempio lungo via Sangallo e nelle piccole arterie che la incrociano e dove spesso, per ovvie ragioni, la carreggiata è invasa dalle auto parcheggiate. Non va meglio sul fronte delle scuole, perché a Nettuno, pochissime Istituzioni Scolastiche sono
dotate di posti per la sosta delle auto, questo crea il caos nella circolazione durante l’ingresso e l’uscita degli alunni. Un esempio per tutti la Scuola Primaria e dell’Infanzia di Santa Barbara, non ha alcun parcheggio, fino alle scorse settimane i genitori sostavano su un terreneoche si trova di fronte all’edificio scolastico, ora che è stato recintato e chiuso dai proprietari la situazione è diventata insostenibile. Traffico, rumore, smog e difficoltà nel trovare parcheggio, sono i problemi più sentiti dalle famiglie italiane nelle grandi aree urbane. Lo rileva l’Annuario statistico italiano 2011 dell’Istat, nella parte dedicata ad ambiente e territorio. Il traffico è avvertito come problema dal 41,2 per cento della popolazione, il parcheggio dal 38 per cento, l’inquinamento dell’aria dal 36,6 per cento e il rumore dal 32,6 per cento. Segue il non fidarsi a bere l’acqua del rubinetto . Dati che il primo cittadino di Nettuno dovrebbe tenere a mente ed in prossimità delle prossime elezioni varare finalmente un piano parcheggi e magari preoccuparsi della qualità dell’acqua che esce dai rubinetti, non guasterebbe che iniziasse anche un percorso per la ripubblicizzazione del bene, allora si che potrebbe tornare a volare il suo indice di gradimento. Senza tralasciare che le amministrazini di centro-destra, che per anni hanno amministrato Nettuno, hanno occupato tutti gli spazi liberi con nuovi palazzi, la speculazione imperava e la lobby del mattone dettava legge. I parcheggi pubblici non avrebbero fatto arricchire i costruttori, e quindi nessuna realizzazione di aree sosta e nessuna programmazione di opere di pubblica utilità. Il risultao è il caos totale.