Inchiesta rifiuti, il responsabile Refecta: “Estranei ai fatti”

Immagine 3“Refecta continua ad operare normalmente, abbiamo completa fiducia nell’operato della magistratura e confidiamo di poter fare chiarezza in brevissimo tempo, almeno sulla nostra posizione”. Riccardo Traversa, il 36enne di Anzio amministratore unico della società titolare dell’impianto di recupero rifiuti provenienti da raccolte differenziate a Cisterna di Latina, sottolinea con forza alcuni particolari a margine dell’inchiesta della magistratura che oggi ha interessato anche la provincia di Latina. “Ci viene addebitata una non corretta procedura di classificazione di un rifiuto prodotto in quantità marginali nel nostro impianto di depurazione delle acque reflue. Parliamo di 250 tonnellate di rifiuti conferiti tra il 2014 e il 2015, rispetto alle 200.000 tonnellate gestite”. Questa mattina Refecta è stata visitata dai carabinieri del reparto forestale su ordine della Procura di Roma, che ha nominato temporaneamente un amministratore giudiziario. “Non capiamo i motivi del nostro coinvolgimento e pertanto restiamo fiduciosi di poter chiarire quanto prima e dimostrare la nostra completa estraneità ai fatti che ci vengono addebitati”.
Refecta opera da circa quindici anni nella gestione dei rifiuti ispirandosi a procedure e standard che l’hanno portata ad ottenere certificazioni importanti come la Registrazione EMAS l’iscrizione nella “white list” della prefettura. Persegue da sempre obiettivi di sensibilizzazione sulle buone pratiche per il riciclo dei rifiuti, anche con campagne nelle scuole della provincia di Latina. Attualmente impiega oltre 100 addetti tra diretti e indiretti impegnata con continuità in attività di ricerca e sviluppo che genera investimenti volti al recupero di materie prime seconde dai rifiuti”.