Nel silenzio generale della politica – dopo la notizia dell’assoluzione in Corte d’Appello della dirigente Angela Santaniello – l’unico a parlare tra consiglieri e assessori è Marco Maranesi (Liberi di Cambiare). Nonostante in passato si sia scontrato con la dirigente per la questione mense, arrivando perfino alle denunce, il consigliere spezza il silenzio e si dice “umanamente contento per la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Roma che vede assolta con formula piena la Dottoressa Angela Santaniello dall’accusa di corruzione. Auspico che cessino atteggiamenti e veti, politici e strutturali, per la doverosa riabilitazione umana e professionale del nostro Dirigente comunale”. Pare che la notizia del reintegro della dirigente non sia stata particolarmente gradita a palazzo, con il conseguente via vai in giornata nell’ufficio del sindaco Luciano Bruschini. Il primo cittadino stamattina si era pronunciato sul caso della Santaniello parlando di un reintegro in tempi brevi. “Un’assoluzione questa, di estrema importanza per l’amministrazione comunale di Anzio che vede un proprio Dirigente assolto con formula piena, dimostrando la correttezza dell’operato della Dottoressa Santaniello nella vicenda in questione, a cui rivolgo i miei migliori auguri a Lei alla sua famiglia. Tra il sottoscritto e la Santaniello ci sono stati scontri duri rispetto al servizio di refezione scolastica, con posizioni completamente differenti rispetto all’accessibilità degli atti da parte dei consiglieri comunali. Allo stesso tempo, le nostre divergenze amministrative non hanno nulla a che vedere con il corretto funzionamento del Comune di Anzio. Dopo due anni drammatici auspico l’immediato reintegro della Sataniello al timone dell’Area Dirigenziale Servizi alla Persona (Pubblica Istruzione, Edilizia Scolastica, Turismo, Sport ,Spettacolo e Stazione Unica Appaltante), la stessa che aveva al momento della sospensione. Un atto dovuto nei confronti di un dipendente che ha pagato sulla sua persona per reati che non ha commesso. Le sentenze dei Tribunali della Repubblica vanno sempre rispettate”.