National Fettuccine Alfredo’s Day. Il primo Big Party per celebrare il piatto italiano più famoso al mondo.

di Alessia Sciamanna

Oggi voglio raccontarvi una storia.
La storia di due ragazzi romani, Mario e Veronica, i cui bisnonni lavoravano nella ristorazione.
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Il caso ha voluto però che il ristorante in cui lavoravano non fosse una normale trattoria tipica di cui è piena la capitale, specialmente lungo le sponde del Tevere, precisamente nel rione Campo Marzio, dove si svolge il nostro racconto.
Nossignore.
Il caso ha voluto che i due lavorassero nientemeno che nel crocevia di tutta la Bella Vita felliniana, di quando Roma dopo il declino dell’impero romano era tornata ad essere caput mundi. Indiscusso ombelico della vecchia Europa nelle trasferte dei divi holliwoodiani che a Cinecittà venivano a girare delle pellicolette da niente, tipo Ben Hur o Cleopatra con cast stellari da notte degli Oscar.
Come Elisabeth Taylor, giusto per citarne una, dei cui capricci e folli amori sapete abbastanza, quindi non vi tedierò oltre.
Quello che non sapete forse, però, è dove andasse a cena.
Ve lo dico io: da Alfredo, in Via della Scrofa, colui che ha inventato per la consorte deperita ed in dolce attesa, almeno così narra la leggenda, un piatto di una semplicità disarmante, inversamente proporzionale alla sua fama.
Burro e parmigiano. That’s it!

E fettuccine freschissime tirate a mano, certo.

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Ma non chiamatela pasta in bianco, please!

Ogni servizio è un happening.

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Arriva in tavola una filunga bianca candida di porcellana nel più puro stile della ristorazione
classica romana, di quelle che ancora si vedono nelle case delle italiche nonnine doc, non delle nonne 3.0 che vanno in crociera con lo
smartphone per intenderci, e con un gesto che sembra effortless ma che vorrei vedervi a farlo…

Il‘Mantecatore’ la magia la fa sotto gli occhi degli avventori.IMG_6670

Et Voilà, con un cucchiaio raccoglie una montagna di parmigiano reggiano di prima qualità dal bordo esterno del piatto di portata e con l’altra mano manteca velocissimo le fettuccine sul letto di burro perché non si rapprendano. Così nasce la crema che guarnisce questa meraviglia che ha fatto il giro del mondo.

E infatti in tutto il mondo, come di consueto, e per la prima volta in Italia, questo 7 di febbraio si è celebrato il National Fettuccine Alfredo’s Day.IMG_6673
Ma non vi ho più detto più dei nostri protagonisti.
Sorry… Ero presa dalle fettuccine.
Beh, se volete conoscerli, e vi assicuro che vale la pena, potete trovarli proprio in Via della Scrofa dove faranno gli onori di casa nello storico ristorante rilevato dalle loro famiglie nel 1943 dall’originario proprietario.
IMG_6645Una location invidiabile, una fama ingombrante, clientela VIP, un piatto strepitoso.
C’erano tutti gli ingredienti per scrivere la storia di un grande successo imprenditoriale.
Ma anche no.
A volte eredità così pesanti possono trasformarsi in un flop di dimensioni colossali.
Ma non è questo il caso perché aggiungendo talento imprenditoriale, dedizione, attenzione al cliente, ma soprattutto sacrificio e passione, il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Un brand il cui solo nome attira l’attenzione di chiunque.
Nel giorno del Fettuccine Alfredo’s Day con la felicità stampata sul voltoIMG_6665 e tanta emozione, hanno accolto nel locale, trasformato per l’occasione in una celebrazione della Dolce Vita IMG_6668e dell’eccellenza italiana la bellezza di 500 ospiti, di cui abbiamo avuto l’onore di fare parte, dedicando un sorriso ed una parola a tutti.

E poteva mancare il Re dei paparazzi? No, of course! Pronto con la macchina fotografica al collo per immortalare un pezzo della Dolce Vita del terzo millennio.

IMG_6650Molti i VIP, politici, professionisti, giornalisti, attori e cantanti, oltre ad un alto tasso di esponenti della ‘Roma bene’, giunti ininterrottamente dalle 19 a notte fonda per festeggiare questo pazzesco successo tutto italiano.IMG_6674
Si è mangiato e bevuto, oh sì, tanto e bene e 50 kg di fettuccine fumanti sono state mantecate e servite sotto gli occhi affascinati della stampa e della TV nazionale e non: Gambero Rosso, La Stampa, Repubblica, Il sole 24 ore, Huffington Post e via ancora moltissimi altri tutti a filmare il prestigiatore che faceva la magia in diretta.IMG_6653

Una serata splendida, meravigliosamente organizzata, perché Mario e Veronica sono imprenditori molto smart, come si dice, assolutamente up to date e padroneggiano con disinvoltura non solo l’arte dell’ospitalità e delle public relations, ma anche le potenzialità dei nuovi media.IMG_6654

Una selezione di brand di eccellenza del food & drink facevano da cornice alla celebrazione delle fettuccine e Martini serviva cocktail e drink uno via l’altro.
Eccellente musica, rigorosamente dal vivo, ha reso perfetta l’atmosfera.IMG_6643

Chiudendo gli occhi, per un momento ho avuto anche la tentazione
di ordinare ‘un Vodka Martini: agitato, non mescolato’!

You know… IMG_6651
Una serata memorabile che ha avuto larghissima eco nelle cronache mondane e non solo di testate di prima grandezza.
La mia è una piccola voce in mezzo a tanta grandeur ma come sempre viene dal cuore.

Del resto questo non è un articolo di cronaca, ma è il racconto di una storia d’amore.
Non me ne vogliano quindi i detrattori che alimentano l’antica querelle sulla reale paternità dell’invenzione o i puristi del giornalismo.
Volevo raccontare una storia di persone giuste nel posto giusto al momento giusto.IMG_6666
Che però di per sé non basterebbe, se non ci fosse quel grande cuore italiano che Mario, Veronica e tutti i loro collaboratori possiedono in abbondanza.
A fine serata esco dal locale e mi siedo sotto il tendalino che ospita alcuni tavoli en plain air sopra i sanpietrini romani.
Sento un tepore piacevole, alzo gli occhi e vedo delle piastre termiche nascoste ad arte.
Ancora coccole per gli ospiti.
Ma soprattutto vedo mille lucine che coprono la volta.IMG_6667
Mi sembrano stelle.
Così il cielo di Roma può continuare a brillare anche al coperto per illuminare una serata magica.
Se non è poesia questa…

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