Un pranzo di pesce ad Amatrice. E’ questa l’iniziativa organizzata dall’associazione “Oltremente” di Maria Teresa Barone, in collaborazione con “Il Granchio” e “Agrimar”, che si svolgerà il prossimo due aprile nella città terremotata. “Voglio cucinare ad Amatrice, nello specifico nella tendopoli di Torrita che raccoglie il maggior numero di terremotati, il prodotto locale di Anzio e Nettuno: il pesce – afferma l’organizzatrice – le amministrazioni comunali, i cittadini e i commercianti di entrambe le città sono invitati a partecipare, contribuendo alla realizzazione dell’evento”. Pane, pasta, vino, frutta, verdura e posate di plastica, questo è il materiale richiesto dagli organizzatori. “Per quanto riguarda il pesce Agrimar e la cooperativa “La concordia” di Anzio hanno dato disponibilità a fornirci gran parte del pescato gratuitamente, ma chiunque altro voglia contribuire può lasciare il materiale presso il negozio di abbigliamento “Saxon” in via Agrippina ad Anzio” – continua la Barone – per il trasporto nella città colpita dal sisma abbiamo a disposizione 40 posti nel pullman gentilmente concesso da “Gioia Bus”. Amatrice e le sue numerose frazioni sono ancora ferite dal sisma e i ricordi di quel maledetto 24 agosto, oltre ad essere visibili tra le vie di quello che resta della città, sono impresse nel cuore e nella mente dei terremotati sopravvissuti a quella maledetta notte. “Sono stata ad Amatrice e ho visto di persona con quanta forza e determinazione la popolazione vuole andare avanti – conclude la Barone – con questo pranzo voglio far sentire loro anche la vicinanza della gente di Anzio e Nettuno”.
Chiunque voglia avere più informazioni sull’iniziativa può mandare una e-mail a terry60@tiscali.it oppure contattare il numero 347.4500836