Non sembra destinato a ricucirsi lo strappo tra i comuni di Anzio e Nettuno. E mentre il sindaco Angelo Casto invita Luciano Bruschini a chiarirsi con un caffè, il primo cittadino di Anzio, dal canto suo, si dice irremovibile. “Sono sorpreso e molto perplesso per la decisione del sindaco Bruschini di non invitarci alle manifestazioni per il 25 Aprile – ha dichiarato poco fa Casto – Non riesco a capire quali ragioni possano creare una frattura così grave tra le due comunità conurbate. Noi abbiamo trasmesso già ieri al comune di Anzio il nostro invito a partecipare al programma che si svolgerà a Nettuno. Se le ragioni di questa chiusura sono quelle riferite alle polemiche seguite allo spettacolo della Serata di Primavera, torniamo a ribadire con forza la nostra assoluta estraneità sui contenuti che hanno disturbato l’amministrazione comunale di Anzio. Resta quindi incomprensibile la decisione del sindaco Bruschini di rompere i rapporti tra due amministrazioni che rappresentano due comunità caratterizzate da splendide tradizioni come quelle delle processioni in onore dei propri patroni, ma anche accomunate dal dolore e la sofferenze patite durante la seconda guerra mondiale. Per noi non cambia nulla. Nessun muro con Anzio, e l’occasione mi è gradita per invitare qui a Nettuno il Sindaco Bruschini per prendere un caffè sincero e cordiale”.
“Sono sempre disponibile per un caffè – ha risposto dopo pochi minuti Bruschini – ma resto sulla mia posizione: Anzio, come tutte le città italiane, gestirà in autonomia tutti gli eventi istituzionali nel massimo rispetto della comunità nettunese. I motivi di questa decisione sono molteplici, non sono un ipocrita e no ho alcuna intenzione di alimentare polemiche. Abbiamo da lavorare e soprattutto da pensare a cose più importanti per la vita dei cittadini. Solo per dovere di cronaca preciso che l’invito del 25 aprile, al quale si fa riferimento, è firmato da un’impiegata del Comune di Nettuno ed è stato inviato ieri genericamente al Comune di Anzio”.