Sulla vicenda relativa al Rendiconto del bilancio comunale del 2009, interviene Carlo Conte ex Assesssore ed esponente del PD. La Corte dei Conti, con la deliberazione n.5 del 2012, ha invitato il Consiglio comunale di Nettuno a riapprovare correggendolo, entro 30 giorni, il rendiconto di bilancio vista la rilevata illegittimità dell’accertamento di alcune poste di entrata.
“Malgrado le difficoltà riscontrate per avere accesso ai dati, sono riuscito a dare finalmente una scorsa al conto consuntivo 2009,recentemente approvato dal Consiglio comunale di Nettuno. – scrive Carlo Conte– Si tratta dell’ultimo dato contabile fornitoci dagli amministratori, quello cioè più, auspicabilmente , aderente alla realtà finanziaria dell’ente . Ente che fino a poco tempo fa ci era stato descritto dai dirigenti , dalla Commissione prefettizia e dall’organo di revisione , come al collasso finanziario e a rischio dissesto. Ad una veloce lettura i dati del bilancio appaiono invece più positivi e addirittura si è parlato di bilancio risanato anche a seguito dell’operazione:”Nettuno Servizi”. Ad una analisi più attenta, che certo non sarà sfuggita ai consiglieri comunali che lo hanno approvato, si evince che il bilancio è stato liberato da una pesante zavorra di circa 24 milioni di residui passivi (debiti). – Continua l’ex assessore– Tutto ciò a seguito della determina di “riaccertamento dei residui “, firmata dal Direttore, in cui si dice : ”Viste le comunicazioni effettuate ai ( e non dai) dirigenti dei servizi in data 14/05/2010 prot. E.F. contenente l’elenco dei residui attivi e passivi di propria competenza; Considerato che… ingenti valori di residui passivi, stante l’elevata vetustà , non trovano diretta corrispondenza in concreti debiti assunti al 31 dicembre 2009 con terzi creditori, pertanto sono stati cancellati per mancanza di presupposti. Non abbiamo però visto allegate le risposte dei responsabili dei servizi, visto che per legge spetta a loro dichiarare la sussistenza di un debito o la sua eventuale decadenza o prescrizione. Ora, andando a scorrere il bilancio, funzione per funzione, ho scoperto che gran parte di questi debiti erano stati assunti abbastanza recentemente e quasi tutti dopo il 2003. Mi è parso strano che debiti cosi”freschi” siano già stati dichiarati perenti e, perdipiù, senza le necessarie pezze d’appoggio. Stranezze dei “riaccertamenti”… Ancora: – Conclude Carlo Conte– nella Parte I Entrata, dello stesso Conto Consuntivo, ho notato che alla voce “Alienazioni beni immobili” (le case popolari poste in vendita) si riporta la cospicua cifra di 6 milioni di euro in entrata. Ora alla data di approvazione del consuntivo (dicembre2010)no ne erano state vendute più di una ventina (vendute significa contratti firmati e soldi versati nelle casse) per un ammontare che non superava il milione di euro”. Qual’cosa non quadra in questo Conto e attendiamo spiegazioni”.