Prostituzione in strada, multe da 400 euro. L’ordinanza per la stagione estiva

prostituteIl Sindaco della Città di Aprilia Antonio Terra ha firmato, con decorrenza 1 luglio 2017, l’ordinanza per contrastare i pericoli derivanti dai comportamenti connessi con l’esercizio della prostituzione su strada o su suolo pubblico.

L’atto sindacale, in vigore fino al prossimo 21 settembre, è stato preventivamente inoltrato al Prefetto di Latina, che con nota dello scorso 26 giugno ha ritenuto il provvedimento in linea con le previsioni normative vigenti.

Sulla base dell’ordinanza, viene fatto divieto di porre in essere comportamenti diretti in maniera inequivocabile ad offrire prestazioni sessuali a pagamento; chiedere informazioni, contrattare o concordare tali prestazioni; eseguire, se alla guida di veicoli, manovre pericolose o di intralcio alla circolazione, compreso l’accostarsi al margine della strada.

Ferma restando l’applicazione eventuale delle sanzioni penali ed amministrative previste dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari, la violazione dell’ordinanza comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria di euro 400.

L’ordinanza sindacale, anche sulla scorta delle numerose e reiterate segnalazioni da parte dei cittadini sulla presenza di persone dedite all’esercizio della prostituzione, nonché sulla base di una ricognizione effettuata dalla Polizia Locale che ha tracciato una mappatura delle strade di competenza comunale maggiormente interessate dal fenomeno, ha l’obiettivo di limitare i comportamenti imprudenti ed imprevedibili di quanti alla ricerca di prestazioni sessuali a pagamento, se alla guida di veicoli, possono determinare situazioni di grave pericolo per la sicurezza della circolazione stradale e quindi per l’incolumità pubblica, fermo restando che l’esercizio della prostituzione su strada comporta una utilizzazione impropria del suolo pubblico con conseguente degrado dello stesso. I pericoli derivanti dai comportamenti connessi con l’esercizio della prostituzione incidono fortemente in modo negativo sulla percezione di sicurezza urbana, suscitando senso di abbandono negli abitanti delle zone in cui il fenomeno si manifesta; fermo restando che le modalità di esercizio di tale attività determinano l’incremento di una serie di fenomeni anche di rilevanza penale, quali lo sfruttamento o favoreggiamento della prostituzione, adescamento, atti osceni, rapine.