“La situazione in cui versa la città, sommersa dai rifiuti, preda di chi abbandona in strada ingombranti e sacchetti, ma vittima anche dell’assenza di un chiaro e delineato indirizzo politico chiaramente non in grado di gestire la problematica nonostante le numerose proposte pervenute da comitati ed associazioni, le isole ecologiche sono numericamente insufficienti rapportate al numero di utenti, il ritiro non è regolare in periferie, le strade non vengono regolarmente spazzate e via discorrendo”. Interviene in una nota Chiara Di Fede, portavoce Movimento Civico Città Futura Anzio. “Poi ci sono i ben noti problemi della Camassa Ambiente e chissà se gli operai hanno percepito tutte le retribuzioni che spettavano loro, ci auguriamo di si. Lo stesso sindaco, nel corso del consiglio comunale del 28 Aprile scorso, ha dichiarato che la differenziata non funziona, ma l’improbabile delegato all’ambiente sta ancora lì. In seguito…sono arrivate le fototrappole e da più parti ci è stato detto che le sanzioni funzionano. Noi non abbiamo trovato questi dati così abbiamo inoltrato richiesta di accesso agli atti per sapere il numero complessivo delle fototrappole presenti ed effettivamente operative sul territori; numero delle violazioni rilevate, relativamente all’abbandono illecito di rifiuti, dalla loro entrata in funzione dal 2016 ad oggi; numero delle sanzioni elevate a seguito di idonea contestazione; incasso complessivo derivante dalla riscossione delle suddette sanzioni. Solo attraverso questi dati sarà possibile valutare se l’azione di contrasto, e quindi di deterrenza,produce risultati significativi che stentiamo ad individuare sulla pratica nel territorio”.