Il centrocampista è uno degli elementi più esperti nella rosa di Rughetti
L’Anzio esce sconfitto di misura dalla prima amichevole ufficiale della stagione, in casa della Virtus Nettuno Lido, formazione iscritta al campionato di Eccellenza. Tra i migliori in campo, in casa neroniana, il centrocampista Mario Di Ventura, uno dei volti nuovi in una squadra ancora in costruzione e profondamente rinnovata rispetto alla scorsa stagione: «Dispiace per la sconfitta, perché la nostra mentalità è quella di scendere in campo per vincere contro qualsiasi avversaria – esordisce l’ex capitano della Cynthia – Stiamo facendo un ottimo lavoro, a partire dalla società fino allo staff tecnico. Noi giocatori cerchiamo di dare il massimo e seguire le indicazioni di mister Rughetti ma ovviamente, in questa fase della preparazione, la testa dice una cosa ma non sempre le gambe rispondono». Classe 1991, Di Ventura è uno dei giocatori più esperti del nuovo Anzio e, nonostante l’età ancora giovane, è già pronto a prendere per mano la squadra: «L’allenatore mi ha investito di una grande responsabilità ed è un compito che ho accettato ben volentieri. Per il ruolo che ho in mezzo al campo e per l’esperienza che ho accumulato in carriera, sento di dover aiutare i compagni più giovani nei limiti delle mie capacità». Archiviato il test match del “Chimenti”, ora per l’Anzio è tempo di pensare al prossimo impegno, contro il Latina, il prossimo 20 agosto, nel turno preliminare di Coppa Italia di Serie D: «Intanto ci godiamo una piccola pausa che ci consentirà di recuperare le forze. Mercoledì torniamo ad allenarci con la consapevolezza che, quella contro i nerazzurri, sarà una gara da affrontare come una finale. Vogliamo superare il turno perché la competizione è molto importante per noi e per la società e, oltretutto, iniziare la stagione con un successo di prestigio ci darebbe un’ulteriore carica mentale». Nei giorni scorsi, intanto, la Lega Nazionale Dilettanti ha diramato i gironi del campionato che inizierà il prossimo 3 settembre. L’Anzio torna nel Girone G, dopo aver ottenuto la salvezza con un turno d’anticipo nello scorso Girone H: «A livello ambientale può essere considerato un raggruppamento più semplice – commenta Di Ventura – ma, se nell’H puoi trovare giocatori di grande qualità, nel G prevalgono soprattutto le doti atletiche. In ogni caso si tratta di un girone molto competitivo e non va assolutamente sottovalutato».
testo e foto di Matteo Ferri