“La situazione igienico-sanitaria di Anzio e Nettuno è ben oltre i limiti della dignità umana. Sono sempre più frequenti – esordisce Mario Eufemi, responsabile di #CPI per Anzio e Nettuno in una nota – le segnalazioni di cittadini che si imbattono in ratti di considerevoli dimensioni che girano indisturbati nelle discariche improvvisate lungo le strade delle due città, dai centri alle periferie. Non si riscontrano miglioramenti a Nettuno nel passaggio di consegne dall’IPI alla Tekneko. Le strade continuano ad essere piene di rifiuti, la raccolta procede a singhiozzo e molti operai a cui era stata promessa a riassunzione sono ancora a spasso”.
“Se Nettuno piange, Anzio non ride. La Camassa Ambiente infatti, ancora alle prese con le pronunce della giustizia riguardo presunti collegamenti con la criminalità organizzata, non riesce evidentemente a fronteggiare la raccolta presso le isole ecologiche e la rimozione degli abbandoni abusivi di rifiuti nelle periferie; è inoltre di queste ore l’ennesimo ‘scaricabarile’ con l’amministrazione comunale”.
“Queste evidenze – continua CPI – devono servire a puntare i riflettori su ciò che non si vede finché non sarà troppo tardi: gli effetti sulla salute. I Sindaci, in qualità di primi responsabili della salute pubblica, hanno il dovere di intervenire in prima persona per garantire la salute nelle città che amministrano altrimenti so dedichino ad altre attività più consone alle loro attitudini”.
“Queste sono le cartoline che i turisti potranno spedire ai propri cari, immagini di due città sporche e trasandate, quelle che dovrebbero essere due perle della costa laziale sono poco più di due zirconi. Se i vertici amministrativi non prenderanno privvedimenti immediati e risolutivi lo faremo noi portando la gente in piazza”.