Acea- ex Kiklos. Il Comitato No Miasmi: “ACEA mantenga gli impegni assunti”

La protesta ha avuto un buon successo di adesione, sia da parte dei Cittadini apriliani che di quelli del versante nettunese.

21192177_10213410378003253_3005012771270574801_nUna delegazione del Comitato “No Miasmi” – ristretta a tre persone per volere di Acea – ha incontrato negli Uffici dell’Impianto l’Ing. Giorgio Custodi (Responsabile degli Impianti di Trattamento di Acea Ambiente Spa) e alcuni Collaboratori – compreso un Legale -.

Acea ribadisce che tutti i controlli effettuati anche dagli Enti non hanno rilevato alcuna anomalia. In ogni caso, entro due o tre settimane verranno sostituiti i biofiltri; la procedura comporterà alcune sospensioni degli impianti di aerazione.

Per ultimo, il Comitato ha concordato incontri mensili coi Responsabili interni dell’Impianto, al fine di monitorare la questione e rappresentare le eventuali criticità segnalate dalla Popolazione.

Questo l’esito dell’incontro. E’ superfluo ribadire che Acea può difendere come crede la bontà dei controlli, ma l’evidenza è che le esalazioni nauseabonde stanno investendo Quartieri di Nettuno distanti dallo Stabilimento anche parecchi chilometri.
Per certo, l’operazione sui biofiltri comporterà ulteriori e più forti disagi.

Non da ultimo è importante segnalare che dalla manifestazione di questa mattina è sortita un’iniziativa spontanea di vari Abitanti apriliani e nettunesi che – già autorizzati dalle Forze di Sicurezza – hanno da subito iniziato un presidio permanente h 24, suddiviso in vari turni che, nella determinazione degli organizzatori, coinvolgerà sempre più persone. La richiesta principale dei presidianti è la richiesta di un incontro con il Presidente e con l’Amministratore Delegato di Acea, Lanzalone e Donnarumma, affinché si trovi una definizione della problematica una volta per tutte.

Il Comitato “No Miasmi” – da parte sua – attende che Acea mantenga gli impegni assunti nell’incontro di ieri”.

img-20170830-wa0034Intanto continua il Presidio permanente da parte di cittadini e residenti, un gazebo è stato sistemato per proteggersi dal sole e come luogo di aggregazione, dove si raccolgono testimonianze, si discute sul da farsi, si ritrovano le persone unite da un problema comune: quello dei cattivi odori emessi dallo stabilimento di compostaggio, realizzato in mezzo alle abitazioni civili. Tanta la solidarietà da parte dei cittadini che passano anche solo per pochi minuti al presidio a sostenere la causa di chi vorrebbe vivere e lavorare in un ambiente pulito.

Claudio Pelagallo