L’Ic Anzio 5 sul piede di battaglia. Problemi legati alla sottrazione di aule e ad iniziative dell’amministrazione comunale hanno portato l’istituto comprensivo – attraverso una lunga relazione del Consiglio di Istituto – alla decisione di portare a conoscenza della cittadinanza quanto accaduto di recente, in relazione all’utilizzo dei locali di via Goldoni, a Lavinio. Nel mese di luglio 2017 – si legge – si presentavano presso il nostro Istituto alcuni operai che chiedevano al personale ATA di Anzio V di vedere quali fossero i locali da assegnare all’ I.C. Anzio 3. Tale richiesta lasciava tutti noi sconcertati in quanto nulla era a nostra conoscenza in merito a tale cessione.
Si procedeva, quindi, a un’immediata richiesta di colloquio con il Sindaco Bruschini e con l’Assessore Nolfi i quali, nonostante reiterati solleciti, non si rendevano disponibili all’incontro.
Data la gravità della notizia, in data 6 luglio, il Consiglio di Istituto convocava immediatamente l’assemblea del personale e dei genitori che stabiliva di recarsi, tutti insieme, il giorno stesso, presso il Comune per avere chiarimenti dal Sindaco e dall’Assessore che, però, non si rendevano disponibili.
Il successivo 12 luglio, la responsabile del settore, Dirigente Santaniello, cui era stato chiesto un incontro, riceveva la Presidente del Consiglio di Istituto e il prof. Di Capua, come membro del C.d.I.; la Dirigente riferiva l’esistenza di un non precisato documento in cui il Dirigente dei Servizi alla Persona rassicurava la D.S. dell’Anzio III sulla fornitura da parte del Comune della aule necessarie alle nuove iscrizioni. Il Presidente del Consiglio di Istituto procedeva quindi ad una richiesta di accesso agli atti alla quale mai è stato dato seguito.
In data 28 luglio, durante il Consiglio Comunale, si è parlato della questione, come risulta dalla ripresa filmata della seduta presente su Ustream, senza però che si arrivasse a una definizione del caso. In tale occasione, è stata portata all’attenzione del Sindaco la nostra necessità di utilizzare le aule libere richiesteci, per la prevista realizzazione di laboratori per l’innovazione didattica oltretutto già finanziati dal MIUR (bando Atelier Creativi) e inseriti nel PTOF 2016/2019.
In data 4 settembre arriva la risposta della dirigente Santaniello che attesta l’inesistenza di qualsivoglia comunicazione al nostro Istituto in ordine alla cessione di aule.
Nello stesso periodo, siamo stati informati delle risultanze di un accesso agli atti, operato da un Consigliere Comunale a seguito di quanto emerso nella seduta del 28 luglio, che ha evidenziato l’esistenza di una documentazione risalente al mese di febbraio 2017. Si tratta di due documenti di cui una richiesta, datata 7 febbraio, con la quale la DS di Anzio 3 chiedeva al Comune dei locali aggiuntivi per poter accogliere una nuova prima del ciclo della primaria. A tale richiesta, il successivo 14 febbraio, rispondeva il Dott. Pusceddu – Dirigente dell’Area Servizi alla Persona – che autorizzava l’accoglimento dell’istanza considerati gli impegni assunti dall’Assessore alla Pubblica Istruzione Sig.ra Nolfi. In tutto questo il nostro Istituto non veniva assolutamente menzionato.
La mattina del 5 settembre, a seguito delle piogge abbondanti, crollava il soffitto del plesso della scuola materna La Sirenetta, sita a Lido Dei Pini, che fa capo al nostro Istituto. Vista l’emergenza creatasi, la nostra DS rappresentava al Sindaco, con nota in pari data, trasmessa via PEC, l’esigenza di allocare temporaneamente, presso la sede centrale e fino al termine dei lavori di ripristino, le classi interessate nelle tre aule occupate dai laboratori. Il giorno stesso il Sindaco, con procedura d’urgenza, convocava la nostra DS al Comune per esaminare il problema della Sirenetta. Non appena ricevuta, le consegnava, brevi manu, una comunicazione scritta, a sua firma, con la quale si disponeva l’assegnazione di non precisati locali del nostro Istituto all’Anzio 3 – motivando il tutto con l’esigenza di garantire il diritto allo studio agli alunni della predetta scuola. Si disponeva, altresì, l’esecuzione di non meglio specificati lavori, necessari alla bisogna, facendo riferimento a una planimetria che, però, non era stata allegata. Solo a voce, il Sindaco parlava genericamente di tre aule. Bruschini garantiva, inoltre, che in giornata sarebbero state trasmesse, via PEC, sia la lettera consegnata, brevi manu, che la planimetria mancante, cosa che non è mai avvenuta nonostante vari solleciti.
In data 7 settembre si presentavano, in via Goldoni, alcuni operai che iniziavano a prendere le misure sia delle aule che dei bagni prospicienti, senza essere in alcun modo intralciati da nostro personale. Siccome dei bagni non era stato fatto alcun accenno, neppure verbale, e non essendo pervenuta ancora la preannunciata nota ufficiale, la Preside, dopo ripetuti tentativi, riusciva a mettersi in contatto telefonicamente, presso il Comune, con il responsabile dei lavori, Architetto Tonon, per chiedere chiarimenti, ricevendo dallo stesso solo risposte evasive.
Alla luce del continuo emergere di novità a danno del nostro istituto, la DS chiedeva via PEC al Sindaco Bruschini, all’assessore Nolfi e alla Dirigente Santaniello l’immediata sospensione dei lavori. Tale richiesta veniva motivata:
dalla violazione del diritto allo studio dei nostri alunni per via della perdita dei locali e della conseguente impossibilità di svolgervi le programmate attività già rese note ai genitori;
da problemi di natura igienico-sanitaria derivanti dalla riduzione del numero dei bagni che avrebbe prodotto un sottodimensionamento del numero degli stessi in rapporto al numero degli alunni, previsto, peraltro, da precise norme di legge;
dalla procedura messa in atto dal Sindaco assolutamente non conforme alle norme in quanto non solo mancante di idonea documentazione ma anche priva dei previsti pareri del nostro DS e del ns Consiglio di Istituto;
dalla mancata documentazione DUVRI.
Per tutta risposta, in data 8 settembre, veniva notificata alla nostra DS, da due vigili, una “Ordinanza del Sindaco” consistente in una lettera protocollata con la quale si diffidava la nostra DS dal compiere qualsiasi azione ostativa all’avvio dei lavori, e si affermava, inoltre, che la stessa il giorno precedente, non aveva permesso alla ditta incaricata di accedere ai locali. Tale ultima affermazione era del tutto priva di fondamento e quindi falsa e calunniosa poiché la DS non aveva inibito l’accesso agli operai, né ostacolato in alcun modo il loro lavoro.
Conseguentemente, gli operai provvedevano alla realizzazione di un muro di separazione fra i nostri locali e le aule destinate all’altro Istituto, privandoci, così, di tre aule e quattro bagni. Da evidenziare che la Planimetria viene fornita solo durante l’esecuzione dei lavori e solo per la pressante insistenza della Dott.ssa Di Ruocco, nostra DS.
E’ da sottolineare che Anzio 3 già occupa, da ben 5 anni, quattro aule e rispettivi bagni del nostro Istituto che erano stati concessi “in via provvisoria” ma che ancora sono a loro disposizione. Invece di venirci finalmente restituiti, a questi, si vogliono ora aggiungere altre tre aule e relativi bagni sempre in via provvisoria”, questa volta di un anno (?).
Tutto ciò premesso, il Consiglio di Istituto, riunitosi il 13 settembre, all’unanimità:
esprime il proprio dissenso per l’operato del Sindaco, soprattutto per le procedure utilizzate;
non comprende per quale motivo a fronte dell’incremento di una classe di primaria di Anzio 3 siano state sottratte 3 aule più i bagni al nostro Istituto;
esprime preoccupazione per la condizione igienico-sanitaria venutasi a creare a nostro danno;
evidenzia che tale promiscuità comporta problemi di responsabilità in ordine alla sicurezza;
ritiene che ogni ulteriore intervento inerente ai locali dell’Anzio 5 debba essere obbligatoriamente concordato col DS e con il Consiglio di Istituto, in ottemperanza alla normativa vigente.
Il Consiglio di Istituto si riserva, pertanto, di adire le vie legali e/o di intraprendere ogni ulteriore utile iniziativa volta a salvaguardare il diritto allo studio dei propri alunni. Il predetto organo delibera, altresì, che la presente comunicazione venga indirizzata agli stessi destinatari dell’ordinanza n. 21 dell’ 8 settembre c.a. del Sindaco Bruschini nonché alla Regione Lazio e comunicata agli organi di stampa.
Mentre viene redatto il presente comunicato (14 settembre), apprendiamo che la DS dell’Anzio 3, Dott.ssa D’Orso, ha fatto affiggere sul cancello di ingresso delle classi distaccate presso il nostro Istituto, il seguente avviso diretto ai genitori della scuola secondaria del proprio Istituto:
“Localizzazione classi scuola secondaria di 1° grado fino a dicembre 2017 sede di via Goldoni I-II-IIIA, I-II-IIIB/sede di via Machiavelli I-IIIC.
Da gennaio 2018, come da rassicurazioni del Comune di Anzio, tutte le classi a via Goldoni”.
Se la matematica non è un’opinione, 3+3+2 fa 8, mentre le aule del nostro Istituto, attualmente nelle loro disponibilità (comprese le 3 appena requisiteci), sono 7. Cos’altro bolle in pentola? Perché la DS di Anzio 3 è al corrente di cose che ci riguardano e noi no? Che metodi istituzionali adotta il Sindaco Bruschini? E’ questa la collaborazione tanto sbandierata? Se il contenuto dell’avviso della DS di Anzio 3 corrisponde al vero, riteniamo che il comportamento del Sindaco sia del tutto scorretto, offensivo, discriminatorio e lesivo dei diritti degli studenti di Anzio 5 nonché della dignità della DS, del Consiglio di Istituto e del personale tutto della nostra Scuola”.
del diritto allo studio e della sicurezza degli alunni si parlerà durante un’Assemblea Cittadina convocata dal Consiglio d’Istituto per il 28 settembre, ore 17,30, presso il Virgilio. La cittadinanza è invitata a partecipare.