L’Amministrazione comunale di Aprilia ha reso note le proprie scelte in merito all’introduzione dei nuovi regolamenti relativi all’Imu, alla Tarsu e alle altre entrate tributarie locali, nel corso di una conferenza cui hanno preso parte il Sindaco f.f. Antonio Terra, il presidente del Consiglio comunale Bruno Di Marcantonio e gli assessori alle Finanze Antonio Pio Chiusolo e agli Affari generali Luigi Bonadonna.
L’obiettivo della pubblica amministrazione, in ossequio alla linea politica già tracciata nelle scorse settimane dal Sindaco Domenico D’Alessio, è quello di mantenere al minimo le aliquote, in controtendenza rispetto alla media dei comuni italiani, e ridurre per quanto possibile la pressione fiscale pur mantenendo inalterata l’erogazione dei servizi al cittadino facendo fronte alle minori previsioni d’entrata con maggiori introiti derivanti dalla lotta all’evasione.
«Stiamo per varare in giunta e poi sottoporre all’attenzione della commissione e del Consiglio comunale – ha commentato il Sindaco f.f. Antonio Terra – un bilancio estremamente positivo, soprattutto perché in relazione alle difficili contingenze economiche capace di tutelare le fasce della popolazione maggiormente in difficoltà. L’azione amministrativa degli ultimi tre anni ha permesso di abbattere alcune tariffe, senza che per questo i servizi ne abbiano risentito. In questo senso, stiamo mantenendo tutti gli impegni programmatici assunti dal Sindaco Domenico D’Alessio».
L’assessore alle Finanze Antonio Pio Chiusolo ha illustrato nel dettaglio le novità introdotte, in particolar modo nel merito del tributo locale ancora inedito dell’Imu, istituito solo quest’anno dal governo nazionale. «Il nostro input di base – ha detto l’assessore – è conciliare, nell’ottica del programma elettorale, le esigenze della pubblica amministrazione con le aspettative della popolazione, in un periodo storico in cui la pressione fiscale è già particolarmente elevata. Il risultato che stiamo conseguendo è, in questo senso, doppio: da un lato il risanamento delle casse comunali, che come sappiamo non è ancora definitivo, dall’altro l’abbattimento delle aliquote. Le proiezioni di entrata ci penalizzano, sappiamo che dalle entrate tributarie incasseremo circa 700 mila euro in meno, che dobbiamo ammortizzare con un risparmio generale dell’ente pubblico e recuperare attraverso la lotta all’evasione fiscale. Nella fattispecie, solo un’esigua percentuale di popolazione dichiara redditi sopra i 55 mila euro. Nella fascia di popolazione che dichiara redditi da zero a 15mila euro ci sono cittadini realmente in difficoltà ma anche evasori fiscali, nei confronti dei quali saranno fatte tutte le verifiche del caso. Confermo infine che, grazie al recupero da evasione fiscale, finanzieremo il fondo di solidarietà per le famiglie più in difficoltà».
IMU (ex Ici)
L’aliquota relativa alla prima casa (si intende come tale la casa di residenza anagrafica e dimora abituale) sarà quella base del 4×1000. L’amministrazione prevede un’entrata di circa due milioni e 500 mila euro, un gettito minore rispetto alle precedenti rimesse dello Stato, ma comunque tale da garantire un privilegio destinato alle fasce sociali più deboli. In generale, tutti i contribuenti apriliani, pagheranno una cifra inferiore rispetto all’ultima tariffazione Ici del 2007.
Viene introdotta l’Imu anche per i beni strumentali degli agricoltori, con una base imponibile che il governo nazionale ha fissato al 2×1000. L’amministrazione comunale, dopo un confronto diretto con le organizzazioni di categoria, ha deciso di fissare l’aliquota all’1×1000, con un risparmio del 50% a beneficio delle produzioni agricole locali.
Per quanto riguarda le cosiddette seconde case (categoria comprensiva anche degli esercizi commerciali, dei fabbricati industriali, ecc.), l’amministrazione ha fissato l’aliquota base del 7,6×1000. Lo Stato, di questi introiti, tratterrà la percentuale fissa del 3,8%, ma anche in questo caso l’amministrazione ha deciso di tenere le aliquote al minimo e molto al di sotto rispetto al trend nazionale, allo scopo di tutelare le attività produttive e, in ultima analisi, il tasso di occupazione sul territorio comunale.
Per le seconde abitazioni non locate, allo scopo di intervenire sull’elevata percentuale di affitti in nero, l’aliquota Imu sale all’8,5×1000. Anche in questo caso il mantenimento dell’aliquota base passa attraverso un’attenta verifica dell’evasione fiscale.
TARSU
Anche il regolamento proposto dall’amministrazione relativo al tributo per l’igiene urbana e la gestione dei rifiuti contiene sostanziali modifiche tali da incidere sul gettito fiscale. Le decisioni in merito sono state assunte nel corso di una riunione convocata dal Sindaco Domenico D’Alessio lo scorso 24 febbraio, cui hanno preso parte l’assessore alle Finanze Chiusolo, i dirigenti dei settori competenti e i rappresentanti di Progetto Ambiente.
L’amministrazione ripristinerà la riduzione del 60% sulle tariffe per i cittadini residenti in zone dove il servizio è carente o abitazioni distanti dai cassonetti per la raccolta dei rifiuti urbani. La riduzione era stata eliminata nel corso del bilancio 2011 al fine di porre in essere le opportune verifiche sugli aventi diritto. Per chiedere la riduzione è necessario presentare istanza all’Ufficio Ambiente, il cui personale, in caso di diritto, trasmetterà la notifica direttamente all’Ufficio Tributi. In ogni caso, il cittadino otterrà una risposta entro sessanta giorni dalla presentazione dell’istanza.
Sono aumentate, grazie alle verifiche dell’amministrazione comunale, le famiglie che, per reddito, beneficiano del 100% di sconto sulla Tarsu e, rispetto alle altre riduzioni, in generale l’amministrazione ha alzato la soglia dell’Isee estendendo di fatto il numero di famiglie aventi diritto.
È prevista anche l’esenzione per le vittime di mafia o terrorismo (ad Aprilia è stato accertato un caso).
Anche per quanto riguarda le attività produttive o industriali, come detto, l’amministrazione ha inteso alleggerire per quanto possibile la pressione fiscale. L’abbattimento della percentuale per gli opifici industriali passa dal 50% al 70%. Per gli artigiani è del 50%, per altri settori produttivi importanti del 40%. In linea generale quasi tutte le categorie produttive della città risentiranno di diminuzioni della tariffa.
REFEZIONE SCOLASTICA
La tariffa scende mediamente del 6% per tutte le famiglie interessate, circa 2400, dopo sei manovre finanziarie in cui l’aliquota è rimasta inalterata.
ADDIZIONALE IRPEF
L’amministrazione ha deciso di suddividere l’addizionale per cinque scaglioni di reddito. Rispetto alla precedente aliquota fissa del 6×1000 si passa ad un’aliquota diversificata:
– Reddito da zero a 15 mila euro: 2×1000. Si tratta di una fascia elevata di popolazione, pari a circa il 37% dei residenti. Tuttavia, l’amministrazione ha consapevolezza che in questa fascia vi sia un’elevata percentuale di evasori fiscali e porterà in essere i necessari dovuti accertamenti, anche grazie i contenuti del redigendo protocollo d’intesa con l’Agenzia delle Entrate di Latina.
– Reddito da 15mila a 28 mila euro: 6×1000.
– Reddito da 28 mila a 55 mila euro: 7×1000.
– Reddito da 55 mila a 75 mila euro: 8×1000.
– Reddito da 75 mila euro: 8×1000.