Sono iniziati fin dal mattino nella Basilica Pontificia di Nettuno, i festeggiamenti per il compleanno di Maria Goretti che quest’anno ha visto coinvolte tutte le scuole elementari del territorio. Il rettore del Santuario infatti, Padre Antonio Coppola, ha invitato tutti i dirigenti scolastici tramite una e mail personale a far recare in Chiesa i piccoli allievi la mattina del 16 ottobre al fine di poter apprendere dal punto di vista socio culturale la storia di questa bimba, loro coetanea, dalla quale è possibile recepire valori universali come la fraternità, la carità e il perdono.
“Maria Goretti- ha spiegato il rettore- è nota in tutto il mondo e come rettore sono orgoglioso di poterne diffondere la storia alle giovani generazioni di questa città le quali devono essere i primi destinatari dell’esempio di Marietta”. I piccoli sono stati accolti alle ore 10.00 sul sagrato tempestato di palloncini colorati ed è stata spiegata loro all’interno della Basilica la vita di Maria Goretti. Poi a gruppi si sono diretti nella cripta dove hanno potuto inginocchiarsi davanti al corpo della Santa.
La mattinata è trascorsa tra riflessioni, racconti e gioiosi canti. Gli alunni hanno consegnato disegni , preghiere e riflessioni che sono stati poi legati ai palloncini e fatti volare in aria al grido gioioso di“Buon Compleanno Marietta”. Alcuni piccoli hanno voluto leggere personalmente il loro messaggio di auguri alla Santa.
Nel pomeriggio, alle ore 18.00 , in presenza delle autorità civili e religiose, delle Priore e delle varie confraternite, è stata celebrata una Messa Solenne animata dalla “Corale Città di Nettuno” e presieduta dal vescovo di Viterbo Mons.Fumagalli.
Nella sua omelia, il Vescovo ha sottolineato la rilevanza della figura di Maria Goretti: “ La santità nella quotidianità- ha spiegato – è quello che ha distinto Maria. La fiducia in Dio, l’amore premuroso verso il prossimo e la capacità di perdonare sono valori che tutti avremmo bisogno di conoscere”. Parole di grande stima anche quelle rivolte dal Vescovo pubblicamente al Rettore della Basilica: “ Padre Antonio è stato un mio allievo. Lo ricordo come un giovane appassionato ed innamorato dello studio, della conoscenza e di Dio i cui frutti li potete constatare tutti nella dedizione del suo operato”