L’Associazione Culturale “ Nettuno olim Antium“ informa che sabato 28 ottobre alle ore 14 su Rai 1, andrà in onda la puntata di LineaBlu, dedicata alla città di Nettuno. “Siamo orgogliosi di essere stati contattati direttamente dalla redazione della Rai ed essere stati investiti di questo importante compito, ossia di illustrare la nostra storia, le tradizioni e gli scorci più belli alle telecamere e ai microfoni di Donatella Bianchi. Speriamo di aver contribuito ad una ottima immagine della nostra città, che purtroppo c’è da dire, non attraversa affatto un buon periodo. Ringraziamo la professionalità e disponibilità del prof. Michelangelo La Rosa che ha raccontato in pochissimi minuti le nostre origini antichissime e la discendenza diretta dalla città di Antium. La storia di Nettuno e del Borgo Medievale o meglio Castrum, costruito sulle rovine di quella che era la Civitas Antium, a partire dal IV sec d.C. . Il racconto è giunto inevitabilmente alle operazioni di Sbarco del 22 gennaio 1944, avvenute sulle nostre spiagge, dove poi è sorto il quartier generale del Gen. M. W. Clark, il grande cimitero monumentale americano e di seguito la leggenda del Nettuno Baseball. La presentatrice inizierà il suo viaggio dalle viscere della fontana Vecchia, incontrando il guardiano Corrado Forcina e facendosi raccontare curiosità e aneddoti, proseguirà per le vie antiche del borgo per giungere davanti alla Collegiata di San Giovanni, circondata dai ragazzi che giocano a Baseball. La passeggiata nettunese terminerà con il contributo musicale dei fratelli Capobianco, che onoreranno la memoria del compianto Gianni, intonando il suo celebre brano “Nettuno”.
La nostra speranza è che questo comunicato possa godere della stessa diffusione e visibilità sugli organi di stampa, di quanto propagandato dall’amministrazione comunale di Anzio.
Tutto questo per amore della verità e della parità di trattamento. La nostra comunicazione vuole rimanere lontana dai toni propagandistici e rimanere di più su un contesto “culturale”, fatto di onestà intellettuale, rispetto dei documenti storici e soprattutto vogliamo evitare di cadere nel trabocchetto del “CAMPANILISMO”.