La Pro Loco “Città di Anzio” ad Amatrice, il 26 ottobre, per far sentire la propria vicinanza e dare il proprio sostegno, anche economico, a una popolazione duramente colpita dal sisma dello scorso anno. Una gita solidale organizzata nell’ambito del progetto “Cuorebus – Una gita con il Lazio nel Cuore”, promosso dall’U.N.P.L.I. (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) e dalla Regione Lazio nel tentativo di incentivare la ripresa economica dei territori colpiti dal sisma.
L’iniziativa “Cuorebus” è rivolta ad ogni singola località dei paesi colpiti dal terremoto:Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Borbona, Borgo Velino, Cantalice, Castel Sant’Angelo,Cittaducale, Cittareale, Leonessa, Micigliano, Poggio Bustone, Posta, Rieti e Rivodutri.
Ma in che modo si è concretizzato il supporto da parte della Pro Loco “Città di Anzio” allepopolazioni terremotate? I viaggiatori del ‘CuoreBus’ hanno visitato unadelle località colpite dal sisma, Amatrice, facendo tappa anche nelle piccole attività commerciali locali, in cui hanno acquistato i prodotti tipici del territorio.
Per ciascuna visita si otterrà un timbro da apporre sul documento di viaggio creato dalla Regione Lazio: il Passaporto che segna le tappe del cuore.
“Quando si arriva ad Amatrice – raccontano dal Consiglio direttivo – si ha la sensazione che tutto si sia fermato alle 3.36 della notte del 24 agosto e 30 Ottobre 2016, quando scosse di terremoto di magnitudo 6.0 e 6.5 hanno fatto crollare interi edifici e sepolto la vita di uomini, donne e bambini, lasciando il posto solo a macerie, cumuli di polvere e mattoni. In pochi attimi la forza distruttrice della naturaha cancellato tutto.O quasi.
Ciò che il terremoto non ha potuto sotterrare sotto i cumuli di macerie è la forza di queste popolazioni che, a poco più di un anno da quelle notti e nonostante le frequenti scosse di assestamento degli ultimi mesi, hanno sempre mantenuto viva la propria speranza di rinascita e, un passo dopo l’altro, hanno ricreato un piccolo paesino di legno in mezzo agli Appennini.
Ad accoglierci una bellissima giornata di sole, che solo in parte riesce ad addolcire la visione diretta di uno scenario desolante.
C’è il Sindaco, Sergio Pirozzi, che vive quotidianamente tra la sua gente e ne sostiene la rinascita, al quale abbiamo portato i saluti e l’augurio della nostra Città.
Siamo stati accolti dai sorrisi dei volontari della Pro Loco di Amatrice, in particolare del Vice Presidente Carmine, che ci ha guidato tra i luoghi di un paese ormai inesistente, e da quelli delle tante persone che ci accolgono nell’area, al di fuori della “zona rossa”, in cui sono stati ricostruiti ben 7 ristoranti e altre attività commerciali, dove abbiamo potuto acquistare numerosi prodotti locali.
Ciò che maggiormente colpisce,oltrealla distruzione che ci circonda, è soprattutto l’accoglienza e l’ospitalità che si ricevono non appena si arriva in paese e, più tardi, al ristorante “Roma”, meta scelta per il pranzo, dove abbiamo potuto gustare, oltre alla famosa Amatriciana bianca e rossa, anche un arrosto di agnello, arrosticini, salsicce con patate e verdure accompagnati da un buon bicchiere di vino bianco e rosso, insieme a dolce e caffè!
Abbiamo provato un’emozione speciale, in particolare, davanti al monumento che Amatrice ha voluto dedicare a Camilla, una cagnetta che, come ci hanno raccontato, ha salvato dalle macerie dieci persone.
Di comune accordo con i partecipanti alla gita, la Pro Loco “Città di Anzio” ha convenuto di organizzare, in futuro, nuove visite nelle altre zone terremotate. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato”.