Hanno confessato Massimiliano Sparacio e Vittorio De Luca, gli autori dell’omicidio di Luca Palli, avvenuto ad Aprilia il 31 ottobre scorso e arrestati su provvedimento della Procura di Latina, al termine di serrate indagini dei Carabinieri del reparto territoriale di Aprilia e del nucleo investigativo provinciale. Ad attirare nella trappola la vittima è stato Vittorio De Luca, 32 anni, originario di Roma ma residente ad Anzio, già noto alle forze dell’ordine. A sparare sarebbe stato Massimiliano Sparacio, apriliano di 46 anni, che con la vittima aveva a litigato per questioni legate alla compagna di Palli che aveva lavorato nel bar gestito dall’assassino, era stata licenziata e non era stata pagata, questo avrebbe generato una dura reazione della vittima pagata poi a caro prezzo. “Era difficile e sono stati bravissimi i carabinieri che hanno condotto le indagini coordinati dalla collega Luigia Spinelli”, sono state le prime parole del procuratore capo di Latina, Andrea De Gasperis che nella Sala Borsellino della Procura ha illustrato il risultato investigativo arrivato nelle scorse ore, preceduto dal sequestro della moto utilizzata dagli arrestati per la fuga e risultata rubata. “Inizialmente non avevamo nulla, e l’unica persona che si vedeva dalle immagini registrate dal sistema di videorsorveglianza, non è di Aprilia, arrivare a Sparacio non è stato immediato – ha aggiunto De Gasperis sottolineando il profondo allarme sociale suscitato dal delitto – Sembrava un’azione legata alla criminalità organizzata e invece si è rivelato un omicidio dettato da questioni private”.