Quella che sta per iniziare è per Massimiliano Masin una stagione storica. Con il Playball di venerdì sera alla Casa dei Pirati di Rimini entra definitivamente nella storia come il giocatore con più stagioni consecutive con la casacca del Nettuno. Raggiunge quota 25 stagioni di massima serie con la gloriosa N. Era visibilmente commosso Masin, durante il Gran Galà Nettuno Città del Baseball, quando ha visto, a sorpresa, la sua foto di quando aveva appena 10 anni, in uno dei suoi primi turni in battuta sul vecchio campo dietro al Santuario di Santa Maria Goretti. La foto intervista, con cui si sono ricordati i 25 anni nel Nettuno, ha ripercorso le tappe più significative della carriera di “Catozza”. Il suo rapporto con Giampiero Faraone, che Massimiliano ha descritto come un padre, ed il Nettuno degli anni 90. La nazionale, le Olimpiadi, lui e Bruno Conti due dei simboli storici dello sport nettunese uno vicino all’altro in una foto scattata durante l’Europeo del 1991 di Nettuno. “Siamo tutti e due mancini” ha detto Masin. Sono entrambi due grandi campioni aggiungiamo noi. Per finire con una foto di Massimiliano insieme al piccolo Davide, suo figlio. “Il futuro- ha detto commosso il mancino nettunese- mio figlio mi ha cambiato la vita, ed è la mia vittoria più bella”. Una vita dedicata al baseball, con tutto il carattere e la voglia di essere sempre uno di quel gruppo di ragazzi che ogni anno fa sognare lo Steno Borghese. Il bello è…..”Che non è ancora finita…..”come ha concluso Catozza, ci sono ancora altri campionati che l’attendono. Mi spoglio per un attimo dei panni del giornalista per vestire quelli del tifoso, per dire GRAZIE CATOZZA! Grazie per tutto quello che hai regalato fino ad oggi a tutti i tifosi del Nettuno, e a tutti i nettunesi anche quelli che magari seguono il baseball in maniera più distaccata, ma che devono sapere che uno di loro, Massimiliano “Catozza” Masin, nel mondo li ha sempre rappresentati con il suo gran carattere ed il suo grande attaccamento ai colori della sua città. Massimiliano Masin l’unico capace di portare un’intera città sul monte di lancio.