Un dossier segreto inviato alla Commissione parlamentare Antimafia e alla Prefettura sui fatti di Anzio. Ne parla oggi il quotidiano Repubblica che anche a seguito delle recenti inchieste che hanno portato all’arresto dell’ex assessore Patrizio Placidi torna ad affondare sui legami tra politica e malavita. Nell’articolo a firma di Federica Angeli si parla di un “documento top secret depositato al tribunale del Riesame dalla Procura di Velletri che indica due nomi della politica, l’ormai ex assessore ai domiciliari Patrizio Placidi e il consigliere attualmente in carica Marco Maranesi legati da continui prestiti in denaro a Giacomo Madaffari. Quest’ultimo, in due diverse e recenti ordinanze è così descritto dal gip: “Noto pregiudicato di origine calabrese, gestore di fatto del bar Scarcella conosciuto come il bar dei calabresi e della concessionaria di auto usate in via delle Cinque Miglia”. Ed è lo stesso Giacomo Madaffari – si legge ancora nell’articolo di Repubblica – a dichiarare i suoi legami con Placidi nei verbali ora in Antimafia e in Prefettura. “A dicembre dello scorso anno l’assessore Placidi mi è venuto a trovare al bar Scarcella e mi rappresentava che aveva problemi economici. Mi disse che aveva bisogno di 5000 euro e io glieli ho dati. Poi gliene prestai altri 15mila tra il dicembre 2016 e il gennaio 2017”. Tutti soldi che l’assessore gli restituisce non con bonifici ma in contanti, in nero. “Una volta che sono andato a incontrare il Placidi al suo distributore di benzina mi iferì che a seguito dei prestiti di denaro voleva sdebitarsi con me. Gli risposi che non volevo nulla per me ma che poteva dare una mano per far lavorare tale Metastasio”. A cui poi l’assessore assicura un lavoro. Quanto a Maranesi – conclude l’articolo – spunta una dichiarazione con la quale il medesimo dichiara di aver ricevuto da Madaffari vari prestiti personali, per un totale di 30mila euro che si impegna a restituire sottoscrivendo 60 cambiali da euro 500 cadauna”.