La Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Regione Lazio in composizione monocratica, si è pronunciata sul ricorso per sequestro conservativo promosso nei confronti di Silvio Criserà, presidente dell’associazione El Deportivo di Anzio. Il provvedimento dispone la revoca del sequestro dei beni personali di Criserà per 172mila euro a garanzia del danno procurato all’erario. La vicenda risale a novembre scorso, quando le Fiamme Gialle accertarono che locali appartenenti al complesso sportivo della piscina comunale di Anzio venivano utilizzati dall’associazione per finalità commerciali senza che venisse pagato il canone di locazione all’ente comunale, per un importo che era stato quantificato in 172.115,00 euro.
Nella sentenza del giudice si legge che “non si rinviene un adeguato nesso causale tra la condotta del Criserà ed il postulato danno erariale e pur essendovi alcuni elementi atti a consentire di ritenere che quest’ultimo avesse perseguito interessi privati – stante il ruolo che appare emergere nella gestione dell’associazione El Deportivo – nello svolgimento del proprio incarico alle dipendenze del comune di Anzio, tale coinvolgimento non appare sufficiente a configurare una condotta “ex se” causalmente determinante il predetto danno, inserendosi in una complessa serie di atti e di competenze intestate ad altri soggetti, non potendosi, conseguentemente, ritenersi provato, allo stato, un adeguato fumus boni iuris, che sorregga il protrarsi del richiesto provvedimento cautelare”.