Anzio- Sit in di protesta per scongiurare la chiusura del Centro di neuropsichiatria infantile

Per salvare il centro di neuropsichiatria infantile si sono incatenati ai cancelli del comune di Anzio. Una manifestazione di protesta quella organizzata dai genitori dei ragazzi curati dal dottor Raffaele Gualtieri, a cui lo scorso 30 marzo, per un cavillo burocratico, non è stato rinnovato il contratto, mettendo a rischio la sopravvivenza dell’importante presidio di Villa Albani. “Diritti dei nostri figli negati”,  “I nostri figli hanno bisogno di cure” si leggeva sugli striscioni esposti davanti al monicipio. “Per un cavillo burocratico ci ritroviamo senza un medico e senza un luogo dove far visitare i nostri bambini. Qualcuno intervenga per scongiurare questa chiusura» hanno detto i genitori presenti. «Questo reparto non si occupava solo di ragazzi di Anzio e Nettuno – ha spiegato il dottor Gualtieri – ma anche di Latina, Fiumicino, Ostia, Colli Albani, ecc. Oggi si sta venendo a creare una situazione molto particolare, e vorremmo riuscire a mantenere aperto questo reparto. Essendo io l’unico medico del reparto, ed essendoci un cavillo tecnico sul mio contratto, il rischio chiusura è concreto. Ci sono dei bambini che dovrei mettere in terapia, ma non posso farlo perché io già da stamattina non posso essere operativo“.