I Cinque Stelle di Anzio, con il portavoce Cristoforo Tontini, hanno incontrato il personale dell’Ares 118 dell’ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno per fare il punto della situazione sulla sanità locale.
“Il quadro che ne esce – spiegano – è a dir poco spaventoso, carenze di personale e di mezzi mettono in serio pericolo la salute dei nostri cittadini.
L’Ares 118 nasce nel 1997, azienda regionale nella quale dovevano esserci 4000 dipendenti ma l’organico non ha mai superato le 2.000 unità.
Ora nel 2018 si contano solamente 1.400 dipendenti e vista l’introduzione delle nuove normative europee, non si possono fare straordinari tanto meno doppi turni.
Questo è un lavoro che si dovrebbe fare in assoluta sicurezza, e oggi non è possibile.
Le ambulanze sono in numero inferiore di quello che prevede la normativa, per non parlare del personale…
La regione sopperisce a queste mancanze dando l’affidamento a ditte private, per lo più cooperative, con costi a dir poco allucinanti, senza neanche controllare se il personale, che poi viene impegnato, sia stato formato in modo adeguato o abbia le qualifiche per poter svolgere questo lavoro.
Esiste una delibera regionale la 1.004 che detta le linee guida della sanità nella regione Lazio, con la composizione degli equipaggi delle ambulanze composta da un autista soccorritore, un barelliere e un infermiere, 3 unita’ e se c’è il medico 4.
Zingaretti ha smembrato questa delibera, e per rispettare le linee guida l’Ares di Anzio avrebbe dovuto assumere del personale per far funzionare le ambulanze, ma con la scusa di stabilizzare molti precari lo stesso Zingaretti ha lasciato le cose così com’erano, mentre invece avrebbe dovuto nominare una commissione regionale, cosa mai avvenuta.
Con questo ha lasciato il 118 nei guai, nonostante la legge regionale che obbliga a girare in 3 unità sistematicamente non sono più di 2.
Come se non bastasse l’Ares di Anzio è costretta a spostare il personale per coprire i buchi di città vicine come Latina ed i Castelli inficiando a sua volta il servizio che svolge sul territorio.
Dal ’97 ad oggi c’è stato un aumento demografico ma nessun aumento di personale! Vogliamo far capire alla Regione Lazio e soprattutto a Zingaretti che la gente sta rischiando la vita!
Vogliamo ricordare che sul territorio dev’esserci un altro mezzo di soccorso per poter garantire alla gente la sicurezza. Se ogni 20.000 abitanti ci vuole un ambulanza di tipo B qui ad Anzio siamo sotto di una macchina e mezza avendo superato i 50.000 abitanti. E sottolineamo che per ogni 45.000 abitanti ci vuole un’ ambulanza col medico a bordo.
Zingaretti dice di voler rispettare le linee guida, ma le deve rispettare tutte non solo quelle che gli fanno comodo”.