Morte del giovane di Nettuno Domenico Petrillo: a giudizio 4 medici del S.Camillo di Roma

NETTUNO. Domenico Petrillo, studente 18enne di Nettuno al Liceo Scientifico di Anzio, bagnino per avere qualche soldo per sé stesso, perse la vita nel settembre del 2009, a seguito di un banale quanto tragico incidente: mentre stava trasportando un pattino, perse l’equilibrio, battendo la testa su alcuni sassi vicino alla riva. Quella caduta, a distanza di 20 giorni, si rivelò fatale.

Il ragazzo riportò, secondo i medici che effettuarono il primo soccorso, una frattura a due vertebre cervicali: ricoverato all’ ospedale San Camillo sarebbe stato sottoposto ad intervento chirurgico per ridurre la frattura.

Secondo la Procura di Roma l’operazione chirurgica non sarebbe stata necessaria, contestata quindi la diagnosi: secondo i periti della Procura che, dopo le indagini del Commissariato di polizia di Anzio sull’incidente, aveva disposto l’autopsia della salma, il giovane non avrebbe subito la frattura delle due vertebre ma solo la rottura del legamento traverso per la quale non è indicata la chirurgia.

Il giovane sarebbe morto poche ore dopo per un’infezione derivata dall’intervento. Di diverso parere sulla gravità delle condizioni del ragazzo, invece, i medici che lo hanno operato. Prima udienza fissata per l’11 luglio.