La Kyklos-Acea minaccia denuncie e chiede rettifiche: “Impianto a norma di legge”

L’impianto di compostaggio di Kyklos

Con riferimento all’articolo comparso su InLiberaUscita.it a firma di Francesca Tammone che potete leggere qui, la Kyklos Acea invia alla nostra redazione una richiesta di rettifica in via d’urgenza, riservandosi il diritto di azione legale nei nostri confronti, in quanto, a loro parere, l’articolo in questione lederebbe gli interessi della società Kyklos S.r.l.

Inoltre, sempre a parere della società Kyklos, deve essere resa d’obbligo un’adeguata pubblicità alla seguente rettifica, che pubblichiamo di seguito:

“Contrariamente a quanto affermato dal comitato No Miasmi, l’impianto di proprietà Kyklos S.r.l. sito in Aprilia – Via Ferriere-Nettuno Km 15+000 – risponde a tutte le normative in materia di compostaggio e trattamento dei rifiuti, come risulta dalle autorizzazioni rilasciate dalle Autorità preposte.

Il nostro impianto rende possibile la raccolta differenziata nella Provincia di Latina e di Roma, assicurando, con l’impegno dei nostri tecnici e delle nostre maestranze, il recupero del rifiuto organico e la produzione di fertilizzanti a vantaggio dell’agricoltura con l’impiego delle migliori tecnologie disponibili.

Confermiamo, come sempre, la disponibilità ad un confronto sereno con i cittadini improntato ad un’oggettiva valutazione delle attività svolte da Kyklos S.r.l.; in questo contesto la società ha accolto in diverse occasioni le visite degli abitanti delle zone limitrofe, illustrando le proprie attività e gli accorgimenti impiegati per minimizzarne gli impatti derivanti”.

La nostra redazione ci tiene a precisare, soprattutto in seguito alle garanzie professate dalla Kyklos Acea, che fino a prova contraria l’impianto in oggetto è a norma di legge, Evidentemente la normativa prescinde dai cattivi odori prodotti dall’impianto nelle zone limitrofe, soprattutto nel territorio comunale di Nettuno e Aprilia. Se oltre mille cittadini hanno sottoscritto l’esposto del comitato No Miasmi non crediamo che lo abbiano fatto in preda ad allucinzioni olfattive. (La redazione)