Tariffe gonfiate ed anomalie nei siti per lo smaltimento dei rifiuti, favori alla ditta di Cerroni
La Corte dei Conti chiama in causa il ras delle discariche l’avvocato Cerroni, insieme ai suoi soci Piero Giovi, Francesco Rando e Vincenzo Rondoni, e agli ex dirigenti della Regione, Luca Fegatelli, Mario Marotta e Raniero Vincenzo De Filippis, in relazione alla gestione dei rifiuti dell’area dei comuni dei Colli Albani e del litorale. Il pm Massimo Lasalvia ha notificato a tutti un invito a dedurre, atto che equivale a un avviso di conclusione delle indagini. Per le irregolarità legate alle procedure di smaltimento, il danno complessivo che, secondo l’accusa, sarebbe stato arrecato ai comuni e alla Regione ammonterebbe a 12.397.880 euro. Come anticipato dal quotidiano Il Messaggero “L’inchiesta contabile prende le mosse dal procedimento penale che, nel 2014, aveva portato a giudizio Cerroni, Fegatelli e De Filippis, con accuse che andavano dall’associazione a delinquere fino al traffico di rifiuti. La contestazione più consistente riguarda la Pontina Ambiente srl, società del gruppo Cerroni, affidataria del servizio di ricezione, trattamento e smaltimento rifiuti nell’area dei Colli Albani. Per l’accusa, come si legge nell’invito a dedurre, l’azienda avrebbe smaltito in discarica materiali di qualità differente rispetto «a quanto stabilito nel Testo unico ambientale, conseguendo un ingiusto profitto pari a 4.902.484 euro”. E i funzionari della Regione coinvolti nell’inchiesta avrebbero favorito la ditta dell’avvocato, infatti, una parte dell’inchiesta la Corte dei Conti chiama in causa anche Cerroni, Giovi e Rando, legale rappresentate della Pontina Ambiente. “L’accusa riguarda il «diverso trattamento economico» riservato alla Rida Ambiente srl, che faceva concorrenza alla Ecoambiente srl, di Cerroni. Una deliberazione della Regione del 2010 autorizzava infatti i comuni di Anzio e Nettuno a conferire i rifiuti presso la discarica della Ecoambiente, a Latina, nonostante fosse disponibile ad Aprilia lo stabilimento della Rida, che proponeva una tariffa più conveniente. In questo caso, le contestazioni vengono mosse a Fegatelli, De Filippis, Cerroni, Giovi e Rondoni, legale rappresentante della Ecoambiente. Il danno sarebbe pari a 271.371 euro”.