La prima sfida del Nettuno col Bologna lascia l’amaro in bocca ai tirrenici che, in piena rimonta, vanificano tutto perdendo il punto del pareggio. Grande amarezza anche per lo sfondo di questo incontro: prime due partite a porte chiuse per la squadra di casa per colpa di chi, in Gara5 delle finali Scudetto, irruppe in sala stampa aggredendo con un gavettone i commentatori RAI.
Dicevamo dello spettacolo triste sugli spalti, contrapposto ad una bella partita sul campo, ricca di agonismo e grinta. Ottime le prove dei lanciatori. Il monte bolognese brilla col sempreverde Matos nelle vesti del partente ed alle sue spalle Cillo con la salvezza firmata da Pugliese. Numeri spaventosi quelli dei nettunesi con Santo Hernandez che lascia ben dieci battitori al piatto sui ventidue affrontati. Otto i K messi a segno da Figueroa che concede solo le briciole ai bleu della “F”. In attacco è un piacere vedere lo splendido ritorno di un grandissimo atleta come Liverziani , probabilmente migliore in campo. Sul lato nettunese bella prestazione per Mirco Caradonna e Ray Sadler che sta cominciando a far vedere la stoffa dello slugger (bellissimo il suo fuoricampo da almeno 130mt).
Andiamo con ordine: pitchers molto composti alla partenza concedono pochissimo, la partita si anima nella quarta ripresa quandoil leadoff Liverziani va sul sacchetto di prima grazie a quattro ball, ruba la seconda e, sull’errore di tiro di Sparagna, arriva in terza, spinto poi a casa dal singolo di Castellitto. Momento di grande pressione per Santo che concede ancora una base a Vaglio e Malengo tocca un singolo con RBI per il 2-0.
Pronta la reazione del Nettuno con Sadler che, con due out sul conto, spara una cannonata al centro ed accorcia le distanze con un
solo homer. A seguire Mazzanti cavalca il momento di difficoltà di Matos e tocca una palla che, se non si fosse alzata troppo, sarebbe andata comodamente oltre il nastro giallo, ma va a sbattere sul muro e diventa un doppio. Con l’interferenza del catcher bolognese Crescenzi va in prima base, ma per Sparagna non è serata e rimane al piatto.
Bologna fa la voce grossa ed è sempre Liverziani ad allungare per gli ospiti con un bel fuoricampo a destra. Hernandez chiude l’inning e lascia il posto a Figueroa dopo ben dieci eliminazioni al piatto.
Ancora Bologna si rende pericolosa nella settima ripresa col triplo di Infante quando c’era un solo out per i fortitudini, il lanciatore
nettunese non si scompone e riesce a limitare i danni.
Il Nettuno parte alla riscossa all’ottavo inning contro il rilievo Cillo: doppio di Sadler, base intenzionale a Mazzanti. Con corridori agli
angoli dopo una palla mancata arriva la volata di sacrificio di Crescenzi (o almeno voleva essere di sacrificio). Sadler corre a casa e Mazzanti riceve l’ordine di avanzare in seconda dove viene eliminato vanificando, vista la continuità dell’azione, il punto del pareggio. Azione questa che vanificherà l’arrembante cavalcata dei ragazzi di Bagialemani. Un errore grossolano, imperdonabile sempre, a maggior ragione a questo punto della partita, che infatti ne risulterà irrimediabilmente compromessa. Il risultato finale vede il Bologna vincere per 3-2 Gara1 in un Borghese deserto.