“L’inchiesta di Repubblica sui rapporti tra criminalità organizzata ed un pezzo della classe dirigente del comune di Anzio rappresenta l’ennesimo segnale sulla grave situazione della legalità in quel comune”. Lo afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris. “La stessa commissione parlamentare antimafia – prosegue la senatrice – nella sua relazione conclusiva, approvata all’unanimità lo scorso 7 febbraio, chiedeva alla prefettura di Roma, alla luce del quadro d’insieme dei documenti e degli elementi di informazione acquisiti dalla Commissione nel corso dei lavori, nonché dalle risultanze del processo “Mala Suerte”, e dell’inchiesta “Evergreen”, che fosse “auspicabile svolgere quanto prima una nuova valutazione, complessiva ed approfondita, della situazione della legalità nel comune di Anzio, al fine di verificare compiutamente la sussistenza degli elementi di legge per nominare una commissione d’accesso in seno al comune, ai sensi dell’articolo 143 del TUEL”. “Appare pertanto sorprendente che non ci sia stata una risposta delle istituzioni competenti, sul territorio del litorale di Anzio e Nettuno. Occorre uno sforzo da parte di tutti gli organi competenti dello Stato perché si faccia luce sulle decine di intimidazioni ed attentati che hanno colpito amministratori locali, commercianti ed imprenditori e si colpisca le consorterie criminali, da decenni presenti su quei territori”, conclude De Petris.