Federici in difesa del Pd: “Non prendo lezioni. C’era un percorso e lo abbiamo seguito”

    Dopo le recenti polemiche all’interno del centrosinistra e la spaccatura del tavolo attorno alla candidatura di Giovanni Del Giaccio, è il segretario del Pd Gabriele Federici a parlare.”Leggo vecchi e nuovi commentatori criticare aspramente le ultime scelte del Pd per le amministrative. Alcuni ignorando, altri fingendo di non sapere. Abbiamo avviato mesi fa un tavolo programmatico con le altre realtà del centrosinistra e quelle civiche. Abbiamo posto come condizione preliminare quella di non coinvolgere chi avesse avuto ruoli politici a sostegno di 20 anni della destra e di “congelare” i nomi degli ottimi candidati Pollastrini e Del Giaccio, figure di rilievo e che godono della massima stima, non solo del sottoscritto. Abbiamo proposto punti che sono stati condivisi e sui quali ci siamo confrontati. Abbiamo rinviato incontri e atteso proposte ogni volta che ci è stato chiesto da questo o quel gruppo che stava lavorando al programma. Abbiamo atteso – come richiesto – l’esito delle regionali. Il Pd ha tardato a convocare di nuovo il tavolo ed è nata una fibrillazione inspiegabile, sono usciti nomi (Palomba, Marchetti) che non abbiamo mai fatto o condiviso, si è riunito un tavolo senza di noi ma ampiamente dedicato a nostre vicende interne. Programma? Quando mai… Avremmo “tradito” non so bene cosa. C’era un percorso e lo abbiamo seguito, dovevamo smentire le invenzioni?
    Abbiamo approvato nel direttivo del Pd con l’80% la bozza programmatica emersa dal tavolo in questi mesi e indicato il sostegno alla candidatura civica di Giovanni Del Giaccio. Con queste proposte siamo andati mercoledì al tavolo. Non abbiamo trovato Sinistra italiana e Anzio Diva, abbiamo ascoltato gli altri e ribadito che a nostro parere la candidatura in grado di contrastare il centrodestra e i grillini è quella di Del Giaccio. Questo è quanto accaduto. Ho letto cose poco piacevoli e mi dispiace, ma non prendo lezioni.
    Noi puntiamo al ballottaggio, a partire da quel programma e dai “paletti” che abbiamo posto. La porta per chi vuole realizzarlo è aperta. Astenersi perditempo.