Il sindacato su gestione associata Polizia Locale: “Prima lo studio di fattibilità”

Riceviamo e pubblichiamo

In merito alle recenti dichiarazioni dei sindaci di Anzio e Nettuno sulla gestione associata dei servizi di Polizia Locale, l’Ospol CSA organizzazione sindacale delle polizie locali aderente al coordinamento sindacale autonomo che da sempre si è contraddistinta per le battaglie a difesa dei diritti degli operatori di polizia locale tramite il proprio rappresentante per il comune di Nettuno Massimo De Marco esprime il proprio parere in merito alla vicenda. Sulla base del presupposto normativo art. 30 del D.Lgs 267/2000 molti comuni anche di particolare importanza hanno avviato la gestione associata del servizio di Polizia Municipale, logicamente a mio parere pur condividendo le scelte, ed i vantaggi di una gestione associata, legati cosiddetti risparmi di scala, alla possibilità di accedere ai contributi di legge, nonchè una maggiore presenza e capillarità sui territori, credo sia opportuno avviare uno studio di fattibilità sulla gestione associata del servizio di Polizia Locale per i comuni di Anzio e Nettuno che vada ad analizzare le attuali dotazioni organiche, le strutture logistiche, la conformazione del territorio e quanto altro necessario per una ottimale organizzazione dei servizi da offrire al cittadino. Soltanto dopo questa analisi si potrà valutare quali funzioni associare, se soltanto quelle logistiche e di supporto quelle logistiche ed una parte di quelle operative, oppure tutte le funzioni di Polizia Locale. Successivamente si potrà avviare il percorso che porterà ad uniformare i regolamenti comunali di Polizia Locale, la modulistica, la gestione della centrale operativa, il contenzioso e non ultimo il capitolo della gestione dei proventi delle sanzioni amministrative, fermo restando a monte una forte volontà politica di mantenere nel tempo la gestione associata, in quanto la piena efficienza ed i conseguenti vantaggi non si avrebbero nell’immediato. Nel frattempo si potrebbe avviare e questo magari da subito, considerata la grave carenza di operatori di P.L. un interscambio di personale in occasione di grandi eventi e manifestazioni, ed istituire dei percorsi congiunti di formazione del personale”.

Massimo De Marco, Ospol Csa