Dopo le tredici Bandiere Blu, conquistate con le Giunte De Angelis e Bruschini (tra il 2003 ed il 2017) ed il sold out turistico della scorsa estate, per la Città di Anzio arriva l’importante conferma della terza Bandiera Verde, assegnata dal comitato tecnico scientifico dei Pediatri Italiani, presieduto dal prof. Italo Farnetani, alle spiagge a misura di bambino secondo i parametri dell’acqua pulita, dei fondali bassi, della presenza dei giochi, di aree a disposizione dei bambini, di locali, gelaterie e ristoranti nelle vicinanze delle spiagge.
“Si tratta della terza Bandiera Verde consecutiva, – afferma il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini – che conferma la Città di Anzio come turistica per eccellenza della nostra Regione. E’ un riconoscimento che qualifica il nostro territorio e rende merito al lavoro dell’Amministrazione, degli operatori e soprattutto degli stabilimenti balneari di Anzio, ai quali rivolgo un plauso per il loro impegno e per i servizi che offrono ai cittadini ed ai turisti. Il mare pulito, il nostro patrimonio storico ed archeologico, le nostre spiagge, che nell’ultimo fine settimana sono state frequentatissime dai turisti, – conclude il Sindaco Bruschini – sono alcuni elementi sui quali puntare, in collaborazione con gli stabilimenti, con le attività commerciali e con tutte le associazioni che operano sul territorio, per continuare nella promozione e nella valorizzazione del nostro territorio”.
La cerimonia nazionale di consegna delle Bandiere Verdi si terrà a Montesilvano, in Provincia di Pescara, mercoledì 25 aprile, presso il centro congressi Pala Dean Martin. L’evento, coordinato dal comitato tecnico scientifico dei Pediatri italiani, si svolgerà nell’ambito del IV Convegno Nazionale delle Bandiere Verdi.
“Fra le località proposte – ha affermato, all’AdnKronos il prof. Italo Farnetani, ordinario di Pediatria all’Università Ludes di Malta, che ancora una volta ha curato il lavoro – è stata selezionata almeno una spiaggia per ognuna delle regioni rappresentate, dimostrando così la dimensione nazionale del campione”. L’indagine, precisa, si è svolta “senza che a nessun pediatra fosse corrisposto un compenso economico per la partecipazione all’iniziativa. Per la qualità delle acque e la possibilità di balneazione – conclude il prof. Farnetani – come sempre ci siamo riferiti alle strutture istituzionali e pubbliche italiane: le ordinanze dei sindaci e le rilevazioni delle Arpa regionali, che sono le strutture preposte a tali controlli”.