Gli attivisti per i diritti animali in Comune, garanzie sul futuro del canile Anzio Nettuno

riceviamo e pubblichiamo

[sg_popup id=”3″ event=”onload”][/sg_popup]Premesso che la nostra Associazione non prende nessun contributo economico da nessun Ente, ci teniamo a sottolineare che il nostro unico obbiettivo è il benessere animale, tutelare i loro diritti ed incentivare le adozioni. In seguito alla notizia giuntaci ieri riguardo il rischio della ripresa dei trasferimenti dei cani dal canile Alba Dog di Pomezia al canile di Itri, in data odierna la nostra associazione, sostenuta dalla presenza del Consigliere del Comune di Anzio Cristoforo Tontini, il quale ha collaborato con noi da diversi mesi per aiutarci a portare avanti le nostre cause, ed i cittadini del territorio di Anzio e Nettuno, si è recata presso il Comune di Nettuno per ribadire di nuovo la situazione a chi ha il dovere di tutelare gli animali. Nonostante non avessimo avuto risposta alla nostra precedente richiesta di appuntamento ci ha gentilmente ricevuto il Sub Commissario Dottor Infantino Gerardo alla presenza anche del Dirigente firmatario del contratto con il Canile Alba Dog, Dirigente Benedetto Sajeva. Ricordiamo che lo spostamento dei cani dal canile Alba Dog è iniziata il 23 febbraio dopo l’esubero di 140 cani trovati al controllo dei NAS, spostamento avvenuto senza dare informazioni ai Comuni proprietari dei cani stessi in un canile a 150 km di distanza da Pomezia, difficile da raggiungere dai nostri volontari e dai volontari della V.D.C che costantemente e con grandi sacrifici continuano ad andare dando continuità al rapporto instaurato tra volontari e cani. Il Comune di Nettuno venne informato fin dall’inizio dei trasferimenti da noi stessi con varie PEC alle quali non è mai stata risposta, ma che costantemente continuavamo ad inviare sottolineando il malessere di cani storici trasferiti e dei volontari che li hanno seguiti. Nessuna risposta neanche alle nostre numerose PEC nelle quali si chiedeva un intervento da parte dell’Amministrazione Comunale (proprietario dei cani) per fermare i trasferimenti e si informava che il canile ci negava qualsiasi notizia riguardo i cani rimasti ospiti nella struttura. Non riteniamo corretto da parte del canile non darci notizie e, cosa ancor peggiore, non avere un minimo di considerazione neanche da parte dell’Amministrazione Comunale di Nettuno considerando che ci siamo occupati dei cani di loro proprietà con regolarità e dedizione fino ad essere pronti per l’adozione. Ricordiamo che da mesi alla nostra associazione e alla V.D.C. è stato negato l’accesso all’interno della struttura Alba Dog negando ai numerosi cani le normali attività di socializzazione limitando così anche le adozioni andando a gravare sulle spese comunali. Questa mattina il Sub Commissario Dottor Infantino Gerardo ha ascoltato le nostre motivazioni prendendo atto delle nostre richieste a cui si è impegnato di dare un proseguimento. Il contratto per la pensione dei cani con il canile Alba Dog, firmato e accettato dal Dirigente Benedetto Sajeva dove si sceglieva una sola associazione a cui fare riferimento, non rispetta la Delibera di Giunta Regionale del Lazio n°43/2010 “Direttiva per il Coordinamento delle funzioni amministrative e sanitarie in materia di animali da affezione e di prevenzione del randagismo” dove al punto E.2. stabilisce che i comuni devono garantire che presso le strutture convenzionate per il mantenimento dei cani di proprietà dei Comuni stessi vengono previsti appositi protocolli di adozione coordinati dalle Associazioni di volontariato iscritte all’Albo Regionale, in quanto un’adozione consapevole e responsabile rappresenta  uno strumento essenziale per far decrescere il carico di animali presenti nei canile rifugio con il duplice risultato di migliorare il benessere degli animali e limitare i costi del randagismo a carico della collettività. Lo stesso contratto con le stesse clausole venne firmato dal vecchio dirigente di Anzio, ma successivamente revocato al punto 3 in data 06/04/2018 dalla nuova dirigenza in quanto non conforme alla normativa, a seguito dell’interrogazione del consigliere Tontini. Nell’ambito del quadro regionale la D.G.R. n°43 del 29/01/2010 all’articolo 2 espressamente sancisce che “nei canili rifugio deve essere garantito l’accesso alle associazioni di volontariato animalista” e non solo il successivo articolo 4 fa esplicito riferimento alle Associazioni di volontariato animalista la cui presenza all’interno delle predette strutture “E’ da considerarsi requisito indispensabile per il contratto e/o convenzione di affidamento del servizio”.
Chiediamo a chi ha il potere d’intervenire, che lo faccia, per migliorare la situazione sia all’interno del Canile Alba Dog permettendo il rientro delle associazioni escluse, sia per una nuova collocazione dei cani spostati ad Itri e di agire nel rispetto delle norme nel più breve tempo possibile esclusivamente per il benessere naturale animale. Ringraziamo il consigliere Cristoforo Tontini per il suo sostegno ed il suo costante interessamento.

Attivisti per i diritti animali onlus