C’è anche una casa di lusso di Anzio tra i beni sequestrati da Finanzieri del Comando Provinciale di Roma che hanno eseguito il decreto emesso dalla Sezione Specializzata Misure di Prevenzione del Tribunale capitolino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un imprenditore, del figlio e dell’ex moglie e del suo compagno. Questi ultimi tre erano stati tratti in arresto dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Roma nel 2010, per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta a danno di diverse società operanti nel campo delle pulizie. Le successive indagini economico-patrimoniali hanno fatto emergere che i beni oggi cautelati sono stati acquisiti dai proposti o da società a loro riconducibili – a fronte della dichiarazione di redditi esigui o addirittura nulli – reimpiegando i proventi illeciti delle attività distrattive e dissipatorie realizzate in pregiudizio del patrimonio delle fallite. La macroscopica sproporzione tra il patrimonio accumulato negli anni, da un lato, e le apparentemente modeste capacità reddituali, dall’altro, hanno condotto all’odierna misura di prevenzione patrimoniale, avente ad oggetto 10 lussuosi appartamenti (9 ubicati nel quartiere dell’EUR e uno ad Anzio), 2 automezzi, una cassetta di sicurezza, polizze vita e disponibilità liquide, per un valore complessivo di oltre 6 milioni di euro.