Parte la l’esposto alla Corte dei Conti per verificare se c’è stato danno erariale nella gestione dei rifiuti del comune di Anzio
riceviamo e pubblichiamo
“Si vedono in giro i segni premonitori di un’altra estate che le strade dei quartieri di Anzio ed i loro abitanti passeranno immersi fra i rifiuti. L’anno scorso la situazione fu particolarmente drammatica durante i mesi di luglio ed agosto e la mobilitazione delle associazioni ambientaliste e dei comitati ha raggiunto toni molto accesi sotto il motto “fuori gli incompetenti dal Comune di Anzio”. Gli incompetenti sono stati allontanati dalla Magistratura, un iter giudiziario è stato iniziato nei loro confronti ma nulla è cambiato in concreto per i cittadini se si prevede un’altra estate da trascorrere fra indignazione e vergogna. Nell’estate 2017 i Comitati di Lavinio, dei Cittadini Sacida, Associazioni come Legambiente di Anzio-Nettuno, prima che aderissero al Coordinamento Uniti Per l’Ambiente, hanno dato vita ad incontri con i cittadini ed a raccolte firme intorno ad una petizione rivolta al Sindaco di Anzio affinchè ponesse mano per risolvere una situazione tragica del territorio. Come ogni anno il problema si attenua con la partenza degli abitanti estivi e si ripropone l’anno successivo con il loro ritorno nelle seconde case. Sappiamo che quell’area amministrativa è stata ed è sotto il mirino della Magistratura penale. La Magistratura faccia il proprio corso sul piano dell’azione penale, provveda a comminare pene se troverà dei colpevoli. Ma ogni eventuale provvedimento che il giudice prenderà sarà relativo ai colpevoli che saranno chiamati a pagare, ma chi ripagherà i cittadini dell’enorme disagio che patiscono da anni? Durante l’inverno tecnici di Uniti Per l’Ambiente hanno raccolto documenti, atti e testimonianze di vario genere, redigendo un elaborato di qualche centinaio di pagine, con cui si racconta la gestione dei rifiuti nel Comune di Anzio con tutte le sue anomalie, le sue inadempienze e gli errori strutturali del capitolato di gara e quindi del contratto di gestione. L’elaborato non si intende esaustivo e nemmeno professionale; esso vuole essere una testimonianza semplice e genuina di cittadini indignati che pretendono di vedere uno sprazzo di equità e di giustizia a tutela della loro vita quotidiana. L’elaborato costituisce la parte descrittiva a corredo dell’esposto che alcune Associazioni e Comitati hanno inviato alla Procura delle Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale del Lazio affinchè, ove verifichi la consistenza dell’ipotesi di danno erariale commesso nella gestione del Servizio Pubblico, apra un fascicolo di indagine. L’intento di coloro che hanno redatto il documento, nei vari aspetti esplicativi, era quello di offrire una maggiore concretezza all’ipotesi proposta alla Procura Contabile, attraverso una stima del danno che si presume sia stato arrecato alle finanze dello Stato. Qualsiasi ipotesi di calcolo però non poteva prescindere dalla conoscenza di aspetti gestionali relativi al Servizio come quantità di rifiuti, tipologie, contratti di smaltimento, variazioni contrattuali ecc.. Tale quantificazione richiedeva la disponibilità di documentazione contrattuale ed amministrativa in possesso del Comune di Anzio. La documentazione necessaria è stata richiesta all’Amministrazione Comunale con regolare istanza di accesso agli atti amministrativi protocollata in data 25 agosto 2017. Nonostante i solleciti il Comune di Anzio non ha permesso ai richiedenti di venire in possesso o di visionare i documenti richiesti. All’atto dell’invio dell’esposto alla Procura della Corte dei Conti è pendente, senza esito, l’istanza di riesame inviata al Responsabile della Prevenzione della Trasparenza e Corruzione in seno alla Prefettura di Roma presentata in data 16 dicembre 2017 volta a ottenere l’accesso agli atti amministrativi di fatto negato dall’Amministrazione Comunale”.
Sergio Franchi