“Segnaliamo con assoluto sconcerto che da parte dell’Amministrazione comunale non è stata predisposta alcuna contromisura per impedire che i resti archeologici dell´antico Porto di Nerone ubicati ad Anzio sotto il Piazzale Caduti di Nassiryia (le cosiddette Grotte di Nerone) venissero calpestati e addirittura utilizzati come luogo di bivacco da parte di persone irresponsabili”. La denuncia di una situazione che si ripropone, puntuale, ogni anno, arriva dall’associazione Città Insieme. La foto è stata scattata alle ore 10 di domenica 1 luglio 2018. “Ciò avviene nonostante questo vergognoso comportamento fosse largamente prevedibile in assenza di adeguate azioni di dissuasione (presenza di vigilanza, cartelli informativi, delimitazioni d´accesso, ecc.). Fa inoltre riflettere che le concessioni balneari adiacenti si fermino ad alcune decine di metri da questo luogo particolare, segno che l´Amministrazione ha consapevolezza della necessità di salvaguardare un tale sito. Malauguratamente invece la assenza di strutture balneari è intesa da molti (e temiamo anche da qualche funzionario comunale) come una licenza di libera circolazione sull´area in questione. Data la gravità dei fatti e memori degli analoghi allarmi da noi vanamente sollevati nella scorsa stagione riteniamo di dover portare a conoscenza tutte le autorità di riferimento questa situazione. Saremo d´altro canto ben lieti di poter invece dare notizia di un rapido ed efficace intervento di salvaguardia non appena ne fossimo messi al corrente”.