Gianluca Arrighi per raccontare in un unico sguardo il litorale romano sceglie Ardea, località dove il noto scrittore capitolino da oltre vent’anni trascorre buona parte dell’estate. E’ infatti nella sua villa di Tor San Lorenzo, a un passo dall’omonima e antichissima torre costiera del Lazio chiamata La Pomposa dai turchi per la sua suggestiva bellezza, che Arrighi trova l’ispirazione per i suoi romanzi gialli. Un luogo ideale dove scrivere, situato ad un centinaio di metri dal mare e con un complesso di dune alte fino a dieci metri ricoperte da una fitta macchia mediterranea. “Ardea è una città magica e misteriosa – racconta Arrighi – dove gli scavi archeologici più recenti hanno dato alla luce labirinti di stanze, corridoi, verande, forni e cisterne. Il fascino della storia si respira ovunque in questo territorio, abitato sin dal paleolitico e nel quale sono state rinvenute tombe risalenti all’età del rame, capanne costruite durante l’età del ferro e importanti necropoli. Ad Ardea le ricchezze della storia si sono sovrapposte, dalla preistoria fino al Medioevo e ai nostri giorni, lasciando a questa città un patrimonio inestimabile.” E poi c’è un altro confine che Arrighi ama ed è la spiaggia meravigliosa del Lido di Lollia, con un’ampia distesa di sabbia finissima e bianca che si tuffa nel mare. In questi luoghi, annuncia, probabilmente ambienterà un nuovo romanzo (“ho già qualche idea”). Una storia nerissima, come sempre, piena di suspense e tensione.