“Ieri si è tenuta la Commissione Urbanistica, ma prima di parlare di questo c’è bisogno di una premessa. Cosa sono gli Standard Urbanistici? La faccio semplice, è la risultante del rapporto fra gli spazi destinati alle abitazioni e gli spazi pubblici riservati alle attività collettive, alle scuole, al verde pubblico o ai parcheggi. In pratica è una formula matematica normata da una legge che permette di avere in media i giusti spazi ad abitante. Ad Anzio peró si usa questa formula da ragionieri e non da urbanisti, questo perchè quando si parla di città, dalle nostre parti si parla di edilizia privata e non di aree verdi, parchi, ecc. quindi prima si decide dove costruire e poi si vanno a cercare ritagli di spazi qua e là nella speranza di far quadrare tutto”. A parlare è Alessio Guain, del M5S di Anzio, che esprime i suoi dubbi in merito alla recente discussione in Commissione.
“Nel nuovo piano particolareggiato del centro, si aggiungono 2/3 macro aree verdi che non sono di proprietà dell’Ente. Questo significa che quasi sicuramente non riusciremo mai a vedere un parco su quelle aree, ma nonostante questo permettono di edificare.
Parte della cubatura che doveva essere utilizzata per il nuovo porto (a mio avviso ormai morto) si andrà a suddividere per i nuovi immobili del centro, che avranno, in alcuni casi, molta più cubatura (come Bambinopoli).
La maggioranza ha intenzione di portarlo avanti in toto e con una certa urgenza.
Per il M5S ci sono delle criticità nel fatto che una città va concepita prima negli spazi di aggregazione e poi nel cemento. Si sarebbe potuto puntare molto più sul restauro e meno sull’occupare nuovi spazi di terra libera (tipo 8 lotti su Santa Teresa).
Per noi questo è un piano per costruire non per dare spazi vivibili ai cittadini.
Per le aree a nord di Via delle Cinque miglia la situazione è gravissima: ci sono famiglie che da molti anni pagano i canoni per costruire senza averne possibilità. Questo perchè la RegioneLazio, non considera l’area adeguatamente urbanizzata. Molti proprietari chiedono di far tornare il loro terreno anche agricolo pur di non pagare, a mio avviso potrebbe questo essere l’unica strada per il Comune per velocizzare i tempi, ridurre i costi di urbanizzazione (dato che le aree sarebbero minori) e togliere completamente i canoni inutili sulle spalle delle famiglie che vivono lì.
Ovviamente anche qui l’amministrazione vuole costruire!
Si è parlato anche dei Comparti C quelle macro aree mai edificate sparse nel territorio che servono per grandi opere come scuole, ospedali, alberghi, ecc. anche queste utili per arrivare allo standard. Queste aree hanno più proprietari che negli anni non si sono mai messi d’accordo, e siccome in tutto questo gioco c’è sempre un’area che spetta al Comune, l’Amministrazione si sta attivando per cercare di risolvere il problema.
Insomma il centro di questa Amministrazione è costruire, costruire e poi costruire, ovviamente ora sono a caccia di aree verdi e spazi pubblici che possono permetterlo.
Ad Anzio si fa Urbanistica al contrario”.[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]