Si è concluso l’iter per la tutela del sito nei pressi di Sezze, in provincia di Latina, dove sono state ritrovate alcune impronte di dinosauro. La Regione Lazio, con decreto del Presidente Nicola Zingaretti, “ha concluso l’iter di tutela di uno dei più importanti siti paleontologici italiani, tra i più rilevanti in ambito europeo, ampliando il Monumento Naturale ‘Superfici calcaree con impronte di dinosauri presso il sito denominato ex Cava Petrianni’ e rinominandolo ‘Fosso Brivolco e superfici calcaree con impronte di dinosauri'”. “L’importanza culturale del sito è tale – spiega una nota dell’assessorato Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio – anche per la presenza, nell’attuale perimetro, di ulteriori testimonianze di eccezionale rilevanza per la preistoria dell’uomo, con grotte, pitture rupestri e giacimenti paleolitici, nonché evidenze monumentali di età romana legate al municipio romano dell’antica Setia, oggi Sezze. Un ulteriore volano per l’economia sostenibile del territorio”.
Impronte. Le falcate, comprese tra i 45-50 cm fino ad arrivare a 160-165 cm, attraverso lo studio icnologico sono state attribuite principalmente a rappresentanti di due grandi famiglie di dinosauri: la camminata “più pesante” e più lenta apparteneva ad unsauropode, ovvero un grande erbivoro quadrupede, che poteva raggiungere i 10 metri di lunghezza ed un peso tra gli 8 e le 10 tonnellate (del gruppo dei sauropodi fanno parte anche gliApatosaurus, più noti anche con il nome di Brontosaurus); le orme più piccole sono attribuibili a piccoli e agili dinosauri carnivori, dei teropodi (gruppo, questo, che include anche l’assai fotogenico Tyrannosaurus rex e il Velociraptor), con un peso di circa 100 kg e che potevano raggiungere una lunghezza di 3 metri.[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]