[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]Oggi vincitori del concorso la Cittadinanza e il mare con il nostro gioiello/collage Antropocene. La plastica nemica del mare
Complimenti alle alunne e agli alunni dell’ indirizzo design dei metalli e dell’ oreficeria delle classi 3A , 5A e 5B . Un grazie a tutti che ancora una volta con sacrificio , impegno e passione hanno permesso al nostro liceo di essere vincitore . AD MAIORA SEMPER .Antropocene
La plastica nemica del mare
Dopo una riflessione sulla cultura del mare e sul valore del “territorio marittimo” del nostro Paese, ma anche su scala mondiale, abbiamo pensato di lanciare un messaggio attraverso ciò che sappiamo fare meglio: realizzare gioielli.
Spesso per realizzare un gioiello ci ispiriamo alla bellezza della natura, ma questa volta la riflessione è più profonda, ci tocca personalmente. Ognuno di noi è responsabile di ciò che sta accadendo alla natura, per questo motivo abbiamo intitolato il nostro oggetto ANTROPOCENE, IL termine deriva dal greco anthropos, che significa uomo, indica l’impatto che l’Homo sapiens ha sull’equilibrio del pianeta; in riferimento all’epoca geologica attuale, nella quale all’essere umano e alla sua attività sono attribuite le cause principali delle modifiche territoriali, strutturali e climatiche.
Le isole di plastica, scoperte nei primi anni ’60 e sviluppatesi a ritmi sostenuti nei decenni successivi, altro non sono che un agglomerato di lattine, boe, galleggianti, cassette, lampadine, sacchetti della spazzatura e tanti altri nostri scarti. Reperti destinati a non scomparire mai del tutto.
«La plastica è indistruttibile: si frammenta, ma senza mai dissolversi del tutto»
Da questa riflessione nasce il nostro gioiello, la forma ricorda un’ isola, il cerchio è simbolo della vita, dell’ eterno ritorno, è il simbolo della totalità e la sua forma esprime pienezza e armonia, proprio quello che il mare, rappresenta per noi umani; l’acqua è un elemento fondamentale perchè rappresenta la vita, ma a causa del nostro comportamento, il mare ci restituisce, oggi più che mai: rifiuti e morte. Nel nostro immaginario l’acqua assume la forma di tre “gocce sporche” con al loro interno rifiuti, sul gioiello rimandano a delle pietre incastonate e, come l’ Ambra conserva al suo interno corpi estranei: presenza di vegetali, insetti, funghi o addirittura fossili; le nostre “pietre” conservano plastica, sigarette e latta; a ricordarci che la plastica che utilizziamo per qualche attimo ha creato un continente artificiale destinato a rimanere in natura per sempre. I tappi, il fondo e il collo delle bottiglie, non si dissolvono, con il passare del tempo si assottigliano e assumono le sembianze di piccoli pesci: letali. Il mare oggi è pieno dei nostri scarti, scarti di una società sempre piu’ tecnologica e sempre meno attenta alla bellezza e alla cura di ciò che ci circonda, che invece, va difeso e valorizzato, amandolo e conservandolo intatto, per sempre, come si custodisce un gioiello prezioso.
Gli alunni delle classi IIIA, VA , VB,
Liceo artistico Pablo Picasso, Anzio
Design dei Metalli e dell’ Oreficeria
Tecnica mista: lavorazione a banchetto, collages (plastica, rifiuti, resina)
Materiale: ottone
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#plasticfree
#miur