“Si chiude, per ora, una avventura di quasi due anni presso l’università Civica di Nettuno . Una sfida voluta, accettata e, per quanto mi riguarda, vinta.
Avremmo potuto fare di più certamente, avendone il tempo ed il modo ma, quando ti consegnano un Ente a scatola chiusa e senza alcuna indicazione, poi le magagne che trovi ti obbligano a rivedere il cronoprogramma. Di certo abbiamo messo passione e dedizione per la città di Nettuno.
Una esperienza straordinaria fatta di duro lavoro, tensione, gioia e calore umano.
Degli ultimi 5 mesi quasi, dopo la revoca del mio incarico ed il duro demansionamento impostomi, parlerò nella sede opportuna, dato il deposito del ricorso, e, a differenza di qualcuno, certamente lo farò a cuor leggero ed a[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup] testa alta.
Grazie a tutti quelli che hanno seguito i nostri corsi, partecipato alle nostre iniziative ed eventi.
Grazie ai miei ex colleghi, Roberto Fantozzi, Fabio Potenza e Gianluca Fiocco, lavorare con loro è stato un onore ed un piacere.
Grazie a tutti quelli che mi sono stati e mi sono vicini ed a quella stampa che ha ricercato gli atti, ricostruito i fatti e reso giustizia alla verità”.
Lo dichiara in una nota [sg_popup id=”106217″ event=”inherit”]Chiara Di Fede[/sg_popup], ex direttore dell’Unicivica Nettuno, al termine di un’avventura durata circa due anni e che aveva rilanciato, da zero, l’università civica con iniziative culturali e corsi di spessore.
Il suo incarico, assieme a quello del presidente Roberto Fantozzi, era era stato revocato dall’ex Commissario straordinario di Nettuno Bruno Strati per un post pubblicato su un profilo Facebook privato, fuori dal contesto degli eventi dello Sbarco supervisionati dalla direzione dell’Ente.