Carte prepagate, boom tra gli under 35

Negli ultimi anni in Italia si è registrata una crescita esponenziale dell’uso delle carte prepagate: dal 2003 al 2017 i soggetti che hanno preferito questo mezzo di pagamento sono aumentati del 30%, a fronte di uno sviluppo molto più contenuto delle carte di debito e delle carte di credito, che rispettivamente registrano un +4,5% e +0,5%.

Sono ben 26 milioni gli italiani ad utilizzarla e circa il 63% è di sesso femminile (contro il 37% degli uomini). Il 67% ha inoltre un’età compresa tra i 18 ed i 34 anni.

Cos’è una carta prepagata? Ecco i vantaggi

La carta prepagata è un mezzo di pagamento pratico, sicuro e veloce, adatto anche a quei soggetti che non presentano i requisiti reddituali minimi per l’apertura di un conto corrente ordinario, oltre che per coloro che la utilizzino per gestire una limitata somma di denaro utile magari per acquistare online o da usare per un viaggio all’estero.

Si tratta di una carta ricaricabile, che a seconda della tipologia prescelta dal cliente può o meno essere dotata di un codice identificativo Iban, tramite cui il titolare può effettuare acquisti o pagamenti per un importo massimo pari a quanto preventivamente ricaricato. Gli istituti di credito eroganti prevedono costi di apertura e di gestione variabili, che dipendono anche dall’operatività garantita dalla carta.

In relazione alla convenienza di una carta prepagata, possono prendersi in considerazione il canone annuo, i costi di ricarica oltre che quelli di prelievo. Confrontando le varie offerte sul mercato, ci sono alcune carte prepagate con o senza iban che addirittura non prevedono alcun costo di gestione. Quanto alle spese a carico del titolare per la ricarica, oscillano generalmente tra 0 e 1 euro online, mentre possono arrivare anche a 3 euro se si preferisce ricaricare ad uno sportello ATM. Infine, quanto ai costi di prelievo, vi sono casi in cui è completamente gratuito ed altri in cui il costo varia da 1 a circa 2 euro.

Da ciò si desume che scegliere una carta prepagata adeguata alle proprie esigenze, in considerazione della varietà di offerta presente sul mercato, non è così semplice.

Carte di credito

Alla stessa conclusione si giunge analizzando il panorama delle carte di credito, dove valutare la convenienza e l’opportunità di una carta, impone all’interessato di non considerare solo le voci di costo più comuni come ad esempio, il canone annuale di gestione o la spesa per l’emissione, ma tutte le commissioni che concorrono sul costo complessivo a carico del cliente, fra cui l’imposta di bollo, le commissioni di anticipo contante, la possibilità o meno di rateizzare le spese o il plafond mensile: per ultetiori approfondimenti si rimanda al sito  http://www.cartedipagamento.com/confronto_carte_di_credito.htm.