L’adozione degli atti amministrativi, il nulla osta dell’Ater, lo studio del bozzetto, la preparazione di una parete di 200 metri quadrati, il piano del colore, i ponteggi, venti “torridi” giorni di lavoro in cantiere, a ritmo serrato, le verifiche all’alba del lavoro svolto… tutto questo e molto altro rappresenta il murale, realizzato dall’artista Stefano Garau, che unisce i due Cittadini Onorari di Anzio, Carlo Verdone e Roger Waters, inaugurato ieri dal Sindaco, Candido De Angelis e dallo stesso Verdone.
In Piazza I Maggio è stato un commosso Carlo Verdone, con parole che resteranno nella storia cittadina, che si è immerso nella sua Anzio, avvolto dal calore dei suoi nuovi Concittadini, a commentare l’opera di Garau: “Sono commosso, è meraviglioso, questa è una giornata bellissima. E’ un omaggio che mi fa sentire parte di questa comunità, per me è motivo d’orgoglio. E’ un onore essere in un’opera così bella, vicino ad un grande artista che ha fatto la storia della musica. Ad Anzio i miei anni migliori, questa Città è la scenografia della mia libertà. Grazie a tutti, grazie Anzio”.
“Dipingere due personaggi importanti, collegati alla storia di Anzio, – afferma Stefano Garau, che ha ricevuto l’abbraccio pubblico di Carlo Verdone – con una ristretta gamma di colori, su una parete alta oltre venti metri, non è stata una passeggiata. Tecnicamente ho scelto un sistema classico, con un quadrettato ho trasferito il bozzetto in scala sulla parete. Una bella gamma di azzurro, continuità con i toni del cielo e gancio con i colori marinari di Anzio. L’impatto monumentale del dipinto non passerà inosservato”.
Sul pullman Carlo Verdone, insieme a suo fratello Luca ed al figlio Paolo, figure di grande spessore culturale, ha mostrato tutta la sua soddisfazione al Sindaco De Angelis, che aveva lanciato l’idea del murale ed al responsabile del progetto comunale della Cittadinanza Onoraria, Bruno Parente, che ha sempre voluto al suo fianco in questi mesi e nella lunga giornata di ieri, iniziata alle 14.30, a casa del grande regista e attore, evidenziando “l’altissimo livello artistico dell’opera, che lo ritrae nel cuore della sua amata Anzio: la Città della sua giovinezza ed il luogo degli anni più belli della sua vita”.
“Come avete fatto a fare un’opera del genere? Quanti giorni di lavoro? E per i ponteggi? Povero artista, con questo caldo, impegnato in un cantiere del genere? Mi avete commosso…”, sono alcuni dei commenti di Carlo Verdone, sul pullman che lo portava all’hotel Riviera, per una breve pausa, in vista della serata evento di Villa Adele. Prima di arrivare in hotel, il passaggio alla mitica Riviera di Levante, all’Ondina, al Tirrena, al Paradiso sul Mare, con i suoi commossi commenti, insieme a suo fratello Luca, rivolti al figlio Paolo: “papà, insieme allo zio, andava in questa spiaggia, il chiosco, ecco il Tirrena, l’Ondina, le case degli amici…”. Sono i ricordi di una giovinezza che segneranno, per sempre, la vita ed il felice percorso artistico di Carlo Verdone. E poi il passaggio sulla Villa di Nerone, a Santa Teresa, al Chris Cappell College, per conoscere da vicino la vicenda di Christian Cappelluti e la storia del giovane musicista prematuramente scomparso.
Uscito dall’Hotel, insieme alla sua famiglia, la corsa veloce verso il belvedere di Ponente, sulle Grotte di Nerone, per non perdere i selfie del cuore e l’ultima sequenza del meraviglioso tramonto della sua Anzio. Tante sono state le emozioni per Verdone in quell’ora a Ponente, condite dalla rinomata cucina marinara della Famiglia Garzia, del ristorante Il Turcotto, in compagnia dei suoi affetti più cari.
Alle 21.20 l’arrivo di Carlo Verdone al teatro di Villa Adele, l’emozione nel vedere le famiglie di un tempo, i suoi concittadini, l’abbraccio con I Carta Bianca che, con maestria, hanno curato la regia, la verifica di un minimo di scaletta, con l’ottimo Mario Sesti, nuovo Amico della Città, anche lui protagonista della memorabile serata, i complimenti ad Elisa Cucina per l’arredo sul palco, il confronto con i tecnici, sempre con la massima disponibilità e cortesia. E poi, alle 21.35, il suo palco e l’interminabile standing ovation dei suoi concittadini, nella serata di beneficenza dedicata al centro pediatrico oncologico della Cittadella di Padre Pio.
<Chi ha avuto l’onore di collaborare, fianco a fianco, con Carlo Verdone, ha toccato con mano lo spessore morale, culturale e sociale dell’Uomo, prima che del grande attore e regista. L’Uomo che ha aperto la porta della sua casa al Comune di Anzio, l’Uomo che ha dato i suoi contatti più riservati, l’Uomo che, con grande umiltà, nonostante – la sua immensità artistica -, si è immerso nella Città, confrontandosi, nei giorni feriali e festivi, a tutte le ore, con memorabili e frequenti conversazioni, su ogni passaggio dell’importante progetto e sul suo amore per Anzio. Umile, disponibile, sempre raggiungibile, conciliante, sempre sintonizzato con la sua Anzio, sempre pronto a dialogare, a salutare e a farsi fotografare con tutti. Anche oggi, 31 agosto, la sua toccante telefonata di ringraziamento ed apprezzamento per il lavoro svolto. Il Sindaco, Candido De Angelis, non poteva fare scelta migliore: aver conferito la massima onorificenza cittadina a Carlo Verdone è un atto che rimarrà, per sempre, nella storia della Città>. (Bruno Parente)