Lo scorso 28 settembre, gli alunni della terza C della scuola primaria C. Collodi hanno partecipato ad una sezione sperimentale dedicata ai bambini intitolata “Giocare con l’arte e l’arte di giocare”, “nella consapevolezza, dell’importanza che assume l’educazione all’Arte e la costruzione della Pace nella formazione delle nuove generazioni” organizzata all’interno della Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio Shingle22j alla sua VII edizione.
Per la prima volta al Museo Civico Archeologico, ad un giorno dalla chiusura della Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio Shingle22j, è stata realizzata un’attività per bambini ideata e curata dalla responsabile dell’area pedagogica e didattica del museo Giusy Canzoneri, counselor del progetto Psicoarcheologia II a cui la classe dell’Istituto Comprensivo di Anzio 3 ha aderito tre anni fa con un Protocollo d’Intesa tra la scuola e l’Amministrazione Comunale.
In un contesto tra antico e contemporaneo rappresentato da opere e reperti provenienti da Anzio e da altri territori anche non italiani, gli alunni si sono lasciati guidare dalle proprie emozioni nell’osservazione attenta di ciò che era esposto. Successivamente, attraverso una petite promenade, hanno individuato il “nuovo” scegliendo responsabilmente l’opera che più si avvicinava al proprio stato d’animo, che è stata infine, rappresentata graficamente.
L’esperienza, unica nel suo genere, si è conclusa con la collocazione del disegno corredato delle motivazioni di quanto prodotto accanto all’opera presente nel museo.
I bambini della terza C, accompagnati dai genitori e dalle insegnanti C. Cammisa e C.Passa, hanno partecipato anche il 13 ottobre, Giornata Nazionale delle Famiglie al museo (F@mu) ad un altro evento , organizzato da G.Canzoneri, intitolato “C’era una volta al museo,…” nel corso del quale hanno svolto un’attività di laboratorio, guidati dall’esperienza dell’archeologa dott.ssa Mara Petrella e la dott.ssa M. Cristina Adamovic, di formazione montessoriana.
In questo secondo evento, utilizzando materiali e strumenti a misura di bambino, il gruppo classe ha simulato un finto scavo archeologico e ha costruito una “ strada a strati, la via campana” sperimentando in un problem -solving alcune soluzioni-di costruzione tipiche degli Antichi Romani.
Consapevolezza, metacognizione, capire facendo, senso di responsabilità, sono stati gli obiettivi dei laboratori risultati altamente formativi per tutti i partecipanti.