La Regione non paga i treni pendolari e e le FS inviano un’ingiunzione di pagamento a Renata Polverini, si tratta di 270 milioni di euro. I ritardi dei versamnete da regione a FS rigurderebbero il periodo che va dal 2006 al 2001. Lo stesso Moretti AD delle Ferrovie, aveva minacciato di “Tagliare i treni dei pendolari se se da parte del Governo e della regione non arriveranno adeguati finanziamenti“. A lui risponde il Codacons per bocca di Carlo Rienzi” I treni pendolari sono un disastro, bagni fuori servizio, convogli in ritardo cronico. Altro che ingiunzione di pagamento alla Regione. Le FS dovrebbero risarcire i viaggiatori“.
Il Comitato Pendolari FR ottava Carrozza prende carta e penna e scrive due lettere, una indirizzata al Prefetto di Roma, alla Polfer, alla Vigilanza tecnica e alla Procura della Repubblica; l’altra inviata al Presidente del Consiglio Mario Monti, al Ministro Passera e ai Gruppi parlamentari . “Dopo aver visto miseramente fallire i tavoli di trattative con Regione e Trenitalia – spiega Rosalba Rizzuto, presidente del Comitato – e inoltre veder svanire gli impegni presi dalle aziende, defilarsi le parti, rimpallarsi le responsabilità, osserviamo che anche da parte dei sindacati non c’è la dovuta attenzione alle nostre difficoltà. Noi pendolari, e i lavoratori del trasporto regionale – aggiunge – siamo esposti continuamente a stress e rischi, continuando a viaggiare su quei treni sempre più inadeguati”. Nella lettera il Comitato dei Pendolari chiede con urgenza alle autorità preposte “di individuare cause e responsabilità di tale predurante disservizio rimanendo a disposizione per un ulteriore incontro“.
Sull’argomento interviene anche il Sindaco di Nettuno Chiavetta che in una nota contesta alle Ferrovie dello Stato le condizioni di inefficienza e di fatiscenza della tratta regionale FR8, la linea che collega Roma con Nettuno servendo anche le città di Pomezia, Ardea, Aprilia e Anzio. “Recenti episodi di ritardi e malfunzionamenti dei servizi testimoniano il cattivo stato della linea ferroviaria locale – dichiara il Sindaco –i passeggeri non possono essere lasciati in attesa per ore in una stazione o peggio rimanere bloccati all’interno dei vagoni su un binario in mezzo al nulla, tenuti in ostaggio sotto il sole e senza la possibilità di rinfrescarsi e bere acqua. Ho scritto direttamente a Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, sottolineandogli quanto continua ad accadere lungo la tratta Nettuno-Roma: i cittadini hanno subito un trattamento senza alcun rispetto, trattati come merce trasportata e non come utenti di un servizio essenziale. La tratta FR8 è vecchia e inadeguata all’esplosione demografica avvenuta sul litorale, e necessita di interventi di potenziamento delle infrastrutture come il raddoppio della linea e l’aumento del personale in servizio nelle stazioni”.
Enzo Foschi Foschi (Pd) interroga la Giunta Polverini sui disagi. ”Occorre che la regione Lazio avvii un confronto serrato con le Fs facendosi interprete delle preoccupazioni di tutti i pendolari visti i tagli al servizio ferroviario annunciati oggi dall’Ad delle Ferrovie di Stato, Mauro Moretti, in mancanza di fondi pubblici. Tagli che potrebbero rendere ancora piu’ disagiate le gia’ inadeguate e difficili condizioni di viaggio delle tante persone che quotidianamente si muovono con i treni per recarsi sul luogo di lavoro o di studio”. Dice, Enzo Foschi, consigliere del Pd della Regione Lazio. ”Per questo ho ritenuto necessario presentare un’interrogazione urgente alla presidente Renata Polverini e all’assessore ai Trasporti, Francesco Lollobrigida, affinche’ si occupino davvero di una questione ormai non piu’ rimandabile o di cui si deve scaricare responsabilita’ su altri – conclude Foschi -. Come gia’ hanno sottolineato i Comitati pendolari e’ necessario che la regione si confronti seriamente con loro, in particolare per i disservizi della tratta Roma – Nettuno, per poi promuovere un’azione davvero incisiva su Tenitalia, valutando l’entita’ del contributo pubblico e a che cosa esso debba essere prioritariamente destinato, allo scopo di migliorare la qualita’ della vita di migliaia di cittadini del Lazio, la cui sopportazione e’ arrivata al limite”.