Lupi e aquile e altopiani silenziosi. E crinali dall’aria sottile e faggete come selve amazzoniche. Un altro mondo, appena dietro l’angolo. A nemmeno due ore dal Cupolone. Ma chi conosce davvero i monti Simbruini? Di certo chi li abita, ma anche alcuni di coloro che li hanno lasciati per trasferirsi sul litorale o in città, ad esempio dalle zone di Jenne, Vallepietra, Arcinazzo e altri paesi che li costellano.
Per chi li ama e per chi, invece, non vi si è mai recato o vi ha fatto solo qualche sporadica puntata ci sarà molto da scoprire domenica 8 dicembre alla presentazione del libro di Giulio Ielardi “Simbruini. Le montagne di Roma – Diario di un fotografo alla ricerca della wilderness”.
L’iniziativa si terrà alle ore 17 nello Spazio Incontri della Cantina “Bacco” in via Eschieto 1, a Nettuno, grazie al supporto della dirigenza della Cantina e della Libreria Fahrenheit 451. Saranno anche proiettate foto degli ambienti naturali descritti. Ingresso libero
Il volume di fotografia naturalistica è frutto di dieci anni di lavoro dell’autore, fotografo professionista e giornalista romano, che ha pubblicato oltre trenta volumi su parchi, natura, cultura, turismo, ha vinto premi e riconoscimenti di settore, ha svolto campagne informative e creato materiali istituzionali per enti, associazioni, Regioni, Ministeri, è stato direttore dal 2013 al 2015 di “Asferico”, rivista dell’AFNI – Associazione Fotografi Naturalisti Italiani.
“Il libro – dice Ielardi – è il risultato di alcune centinaia di giornate trascorse a esplorare quest’Appennino ruvido e fuori rotta. Un racconto costruito da oltre duecento fotografie e un testo in forma di diario, che propone la rivelazione dei paesaggi, l’incontro con gli animali, la ripresa ravvicinata di una fioritura narrate quasi in diretta per condividere e rivivere l’emozione di quegli attimi irripetibili”.