Si è svolta ieri mattina la Celebrazione della Giornata della Memoria presso il Parco Palatucci di Nettuno. Hanno partecipato all’evento, istituito nel giorno in cui vennero aperti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, il Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola, il Sindaco di Anzio Candido De Angelis, il Primo dirigente del Commissariato di Anzio Andrea Sarnari, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Anzio Raffaele Tufano, il Comandante della Guardia di Finanza di Nettuno Ambrogio Di Napoli, il Comandante della Capitaneria di Porto di Anzio Luca Giotta, Il Maggiore Antonio Fuoco dell’Uttat di Nettuno in rappresentanza del direttore Colonnello Roberto Di Costa, l’Ispettore Superiore Roberto Russo, in rappresentanza del direttore dell’Istituto per Ispettori di Polizia di Nettuno Mauro Volpe, il Primo Maresciallo Salvatore Anastasio in rappresentanza del Comandante della Brigata Informazioni Tattiche di Anzio il Generale Giuseppe Tortorelli, il Comandante della Polizia Locale di Nettuno Albino Rizzo e il M.O. Jospeh Arbib, Rabbino della Comunità Ebraica di Roma.
Presenti gli studenti della Scuola San Francesco di Nettuno, il coro “Andante con brio” della scuola Media Ennio Visca dell’I.C. Nettuno III e gli studenti dell’istituto Santa Lucia Filippini.
Una corona di fiori è stata deposta ai piedi della targa in memoria di Giovanni Palatucci che, da Questore di Fiume, contribuì a creare un corridoio sicuro per impedire la deportazione di migliaia di ebrei durante la seconda Guerra Mondiale e che morì nel campo di concentramento di Dachau il 10 Febbraio 1945.
Gli studenti dell’Istituto Santa Maria Filippini di Nettuno hanno, poi, posto sempre ai piedi della targa commemorativa, un ramo di ulivo simbolo di pace a simbolo della straordinaria lezioni di generosità e altruismo di Giovanni Palatucci, una candela accesa a testimonianza di tutti coloro che hanno vissuto quei drammatici momenti e una pietra, dura ed eterna per tramandare di Padre in Figlio il ripudio di ogni forma di intolleranza in favore del rispetto delle diverse identità culturali e religiose dei popoli.
“L’umanità non ha ancora imparato la lezione – le parole del M.O. Jospeh Arbib, Rabbino della Comunità Ebraica di Roma – ancora oggi assistiamo a violenze immani. Per fortuna ci sono state tante figure come Giovanni Palatucci. Senza di loro, i giusti tra le Nazioni, non possiamo immaginare cosa di ancora peggio sarebbe successo. Sono riusciti a fermare una mente feroce, e una strage di uomini, donne e bambini senza colpa, e noi celebriamo oggi questa data e diciamo alle nuove generazioni di mandare avanti il testimone e il ricordo di Giovanni Palatucci. Non bisogna smettere di portare avanti le proprie idee giuste e di comportarsi in maniera giusta proprio come ha fatto Giovanni Palatucci”.
Due studenti dell’Istituto Santa Lucia Filippini, infine, hanno letto due poesie simbolo della Shoah. Karol ha letto le parole di Primo Levi tratte da “Se questo è un uomo”, mentre Karola ha recitato “La farfalla” di Pavel Friedman.
Gli eventi per la Giornata della Memoria proseguiranno oggi. L’Appuntamento è alle 9,30 in Sala Consiliare con gli studenti del territorio. I ragazzi dell’Istituto Apicio Colonna Gatti illustreranno il progetto MNEMOSINE – Treno della memoria anno 2019 a cui seguirà la proiezione di un video sul viaggio ad Auschwitz dello scorso anno. Gli studenti della scuola secondaria Andrea Sacchi, invece, leggeranno testi e poesie inerenti la Shoah e il giorno della Memoria. Chiuderà la giornata l’esibizione musicale dell’orchestra e del coro “Ludovica e Leonardo Tulli” della scuola secondaria Sangallo dell’Istituto Comprensivo Nettuno IV.
Di seguito il discorso integrale del Sindaco della Città di Nettuno Alessandro Coppola.
Il 27 gennaio del 1945 furono i soldati russi i primi ad entrare nel campo di concentramento di Auschwitz, svelando al mondo gli orrori della guerra e della dittatura nazista. Tutto il mondo restò sgomento di fronte a tanta ferocia. Camere a gas, forni crematori sono stati il simbolo estremo dell’odio e della dittatura. Oggi noi siamo qui con voi studenti, perché il compito delle Istituzioni è quello di non dimenticare. Non si può dimenticare cosa è accaduto e soprattutto come si è arrivati a situazioni così estreme e impensabili.
L’umanità è piena di feroci fatti storici e certamente tutte le vittime dell’odio sono uguali ma quello che è successo con lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti, proprio per la volontà di distruggere un intero popolo, resta un fatto di portata mondiale irripetibile. Oggi la testimonianza di quell’orrore è nella memoria di poche persone, ma ognuno di noi, ogni giorno, deve diventare testimone degli orrori del passato ed essere una luce per guardare con speranza al futuro. Perché se si perde la memoria di quello che è stato allora è possibile che anche un simile orrore si possa ripeta. Noi, ognuno di noi, si deve impegnare perché questo non accada mai. Bisogna combattere l’odio, ogni dittatura, bisogna sconfiggere l’idea che ci sia bisogno di un nemico, che sia necessario sentirsi superiori agli altri. E’ nella democrazia, nel rispetto reciproco, che cresce il seme della pace e della convivenza civile. La Repubblica e la nostra Costituzione, che riconoscono questi valori fondamentali, e che spero tutti voi abbiate modo di leggere e studiare, sono il punto di partenza. Di questi valori bisogna fare tesoro, per avere il coraggio di dire sempre No e chi discrimina, a chi esclude, a chi bullizza gli altri e proteggere invece chi è debole e ha più bisogno di aiuto. Tutti insieme quindi, dobbiamo ricordare sempre, come stiamo facendo qui oggi, e impegnarci nei valori dell’amicizia, della comprensione e della fraternità, perché nessuno sia mai più diverso.