Parlare di feste per bambini, in questo periodo, sembra quasi un utopia. Effettivamente le parole “quarantena”, “Assembramento”, “mascherine”, “guanti” e “distanza di sicurezza” fanno pensare a tutto tranne che ad una festa.
In Italia, però, c’è un gruppo di persone a cui questa cosa non va proprio giù: i bambini.
Lo abbiamo chiesto ad Emanuele Davenia, fondatore della Kids Animazione (www.kidsanimazione.it) che sta portando avanti la voce dei bambini e dei professionisti che hanno costruito sulle feste per bambini il proprio futuro.
Cosa sta succedendo in questo momento con le feste per bambini?
La prima cosa che mi preme segnalare è che ogni bambino ha diritto a festeggiare: a casa, in terrazza, in un parco gonfiabili, in inverno o in estate, anche in quarantena.
È molto difficile spiegare ai bambini che non potranno festeggiare: in un primo momento abbiamo pensato tutti ad una cosa passeggera. Abbiamo rimandato feste e cerimonie di una due settimane ma alla fine abbiamo capito che la cosa non sarà poi così veloce, soprattutto alla luce del discorso di Conte del 26 Aprile.
Molte mamme si stanno organizzando autonomamente, facendo un piccolo party in casa con il proprio nucleo familiare. In questo caso ecco 3 consigli da seguire se si festeggia durante la quarantena:
Passate tempo con il vostro bimbo: magari organizzate il buffet con lui, cucinate la torta, e allestite il tavolo insieme. Rendetelo partecipe.
Cercate la ritualità: ogni festa segue un copione scritto, dallo scarto dei regali al taglio della torta. Ecco, seguite il copione di una festa normale.
Coinvolgete gli amichetti: con una videochiamata su zoom, o un video messaggio di auguri. È semplice ed il vostro bambino ne rimarrà entusiasta!
Ci sono dei servizi che una mamma può acquistare (e che è permesso alle agenzie erogare)?
Il decreto, per quanto sembra chiaro, lascia spazio a molti dubbi. Ho chiamato personalmente i carabinieri di zona, mi sono confrontato con i miei consulenti: erogare un servizio, anche solo di consegna palloncini, è a rischio.
Una mamma può certamente acquistare dei party kit che vengono messi a disposizione dalle agenzie e che possono essere spediti.
Segnalo che alcune agenzie stanno erogando i propri servizi on line: da un video messaggio del personaggio preferito ad una vera e propria festa in video conferenza. Sembra essere un palliativo che piace molto alle mamme in questo momento.
Come si sta muovendo il vostro settore?
C’è tanta confusione, non ve lo nascondo. Sono nate associazioni di categoria, comitati e chi più ne ha ne metta. Ognuno vuole credere ad una speranza che qualcun altro gli prospetta, che sia più rosea della verità: aiuti, ripartenze, sedersi ai tavoli della politica, queste alcune promesse.
Io sono molto più crudo: il nostro mercato sarà fermo a lungo.
Quindi, nel gruppo facebook “Sos Animazione 2.0” (link https://www.facebook.com/groups/154320865299140/) stiamo affrontando, insieme ad altri 900 operatori del settore, la crisi al meglio delle nostre possibilità.
Abbiamo lanciato una ricerca di mercato condivisa con diversi professionisti di settore: ognuno la erogherà ai suoi clienti. Chiediamo come una mamma festeggerà nella fase due, se vorrà festeggiare anche con le restrizioni e se ha bisogno di qualcosa in particolare. Metteremo tutto a sistema per avere delle info strutturate (lo sottoporremo a circa 10.000 mamme) per reagire al meglio.
Nel frattempo, cerchiamo di prepararci al meglio facendo sostanzialmente 4 cose:
Formarsi: studiare e riuscire a crearci nuove competenze;
Creare contenuti: per i clienti, da accantonare ed erogare in un secondo momento;
Ristrutturare l’azienda: cercare di capire come possiamo renderla migliore;
Comunicando: con i nostri clienti, per tenere sempre un filo diretto acceso.
In conclusione, le agenzie che arriveranno ai blocchi di partenza migliori di come sono entrate in quarantena potranno emergere nel mercato.
Noi, non vediamo l’ora di festeggiare”.