Nettuno. L’Opposizione, impossibilitata a presentare emendamenti, abbandona il Consiglio Comunale convocato sui tributi

Ennesimo Consiglio Comunale in violazione del regolamento e a misura di marionetta. Abbiamo deciso oggi di abbandonare i lavori consiliari per impossibilità di agire, a seguito dell’ennesima scorrettezza istituzionale perpetrata dalla maggioranza. La massima assise cittadina era stata convocata per discutere e deliberare delicate questioni relative ai tributi che graveranno sulle tasche dei cittadini e delle imprese nettunesi.
Un argomento delicatissimo per la tenuta economico-sociale della nostra comunità, vista anche la situazione di crisi che stanno affrontando il nostro tessuto imprenditoriale locale, intere categorie e non dimentichiamolo le persone e le famiglie. Invece, il presidente ha pensato bene di inviare la voluminosa e complessa documentazione soltanto nella giornata di ieri, rendendo nei fatti impossibile la partecipazione e lo studio del faldone. Una tale modalità, è perfetta per chi intende il Consiglio Comunale come un organo passivo e di ratifica, non certo per chi come noi vuole vederci chiaro e fa dello studio degli atti l’elemento caratterizzante la propria attività politica anche in chiave propositiva per il bene comune. Ma vi è di più: nel caso in cui qualcuno di noi avesse voluto presentare degli emendamenti, non avrebbe comunque potuto farlo. Sarebbe stato necessario un parere dei Revisori, che invece non è richiesto da nessuna legge o regolamento. In pratica: o come dicevano loro o nulla. Un altro escamotage per confezionare un bel bavaglio e ratificare decisioni prese altrove per far quadrare i conti disastrosi della gestione Coppola. Il Consiglio Comunale di Nettuno, che non si riuniva da ben quasi 4 mesi (ripetiamo: 4 mesi!) , ancora una volta è stato svuotato di efficacia e agibilità politica, da chi preferisce decidere in altre sedi (private) con il silenzio-assenso di chi in consiglio fa l’alza-mano. Infine, per completezza di informazioni, facciamo presente che la proposta avanzata dal prof. Marchiafava di istituire una commissione per la tutela del patrimonio storico culturale comunale, è stata rispedita al mittente dalla maggioranza.E’ stato ritenuto superfluo o inutile. Un’occasione per la Città che negli anni, stando al racconto degli anziani, sembra essersi stranamente impoverita di beni e oggetti storici ma soprattuto della propria Cultura nel suo significato più ampio.
Gli interessi della maggioranza Coppola evidentemente solo ben altri.
Antonio Taurelli
Daniele Mancini
Simona Sanetti
Marco Federici
Roberto Alicandri
Waldemaro Marchiafava
Enrica Vaccari